domenica,Novembre 3 2024

Vicepresidenza del Consiglio comunale di Vibo, un errore della maggioranza innesca le dimissioni di Pisani (M5s) e Nesci (Centro)

Romeo e la sua coalizione erano convinti che la carica sarebbe andata automaticamente alla minoranza invece il più votato è risultato il consigliere del Movimento cinque stelle. L’esponente centrista: «Erano in buona fede, rimedieranno»

Vicepresidenza del Consiglio comunale di Vibo, un errore della maggioranza innesca le dimissioni di Pisani (M5s) e Nesci (Centro)
I banchi della giunta e della presidenza del Consiglio comunale. Da destra, Maria Rosaria Nesci e Silvio Pisani


Quando in politica si parla di “dimissioni” il riflesso pavloviano è assicurato. Ma ci possono essere dimissioni che non sempre sono legate a problemi politici, soprattutto quando la carica in questione è di seconda fila, come nel caso della vicepresidenza del Consiglio comunale di Vibo Valentia. I fatti: i consiglieri Silvio Pisani (M5s) e Maria Rosaria Nesci (Insieme al centro, 8 preferenze), si sono dimessi, rispettivamente, dalle cariche di vicepresidente e vicepresidente vicario del Consiglio comunale, attribuite loro dalla votazione a scrutinio segreto che si è tenuta in occasione del primo Consiglio comunale del 18 luglio scorso.

Passo indietro motivato da Pisani da questioni «di morale, etica e giustizia», perché, sebbene non sia obbligatorio, è consuetudine che la carica della vicepresidenza venga assegnata all’opposizione consiliare, mentre stavolta a guidare il Comune è, per la prima volta da oltre 15 anni, il centrosinistra con Pd e M5s in testa. E in effetti, la vicepresidenza sarebbe dovuta andare a Nesci (coalizione di centro), con Pisani a fare da suo secondo. Ma all’origine dell’intoppo non ci sono motivazioni politiche, perché la maggioranza pare fosse sinceramente intenzionata a eleggere Nesci, che invece si è ritrovata a fare la “vice del vice”.

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È proprio lei a spiegare le cose: «Non ho dubbi sulla buona fede della maggioranza, c’è stato solo un errore nell’interpretazione delle norme statutarie. Romeo e la sua coalizione erano convinti che la carica andasse automaticamente assegnata all’esponente dell’opposizione più votato, invece non è così. Siccome Pisani ha preso 15 voti e io 8 mi sono ritrovata a essere nominata “sostituto del sostituto”. D’altronde, le dimissioni di Pisani confermano la buona fede della maggioranza, che ha rimesso sul tavolo la carica della vicepresidenza».

Tutto da rifare, dunque, nel prossimo Consiglio comunale, convocato per il 30 luglio. Intanto, Nesci, precisa: «Come consiglieri del Centro non siamo interessati a questa carica. Ho chiesto all’altra parte dell’opposizione (il centrodestra, ndr) se eventualmente vogliono svolgere loro le funzioni di vicepresidenza, ma non ho riscontrato grandissimo entusiasmo da parte di Comito (coordinatore provinciale di Fi, ndr), mentre ho colto maggiore interesse da parte di Schiavello (Fdi, ndr). Staremo a vedere».

Sulla compattezza della minoranza, che ha mostrato qualche piccola crepa in occasione dell’elezione a presidente del Consiglio comunale di Antonio Iannello (Pd), Nesci si dice fiduciosa. «È normale che le minoranze siano due – quella rappresentata dal centro, che aveva in Muzzopappa il proprio candidato a sindaco, e poi quella che si identifica nei partiti del centrodestra che sostenevano Cosentino -. L’auspicio – conclude – è che si riesca a costruire un’opposizione che vada in un’unica direzione».

Al primo punto dell’ordine del giorno del prossimo Consiglio comunale, in programma martedì prossimo, c’è proprio la presa d’atto delle dimissioni dei vicepresidenti e la rielezione. Tra le altre cose, l’Assemblea sarà chiamata anche ad approvare debiti fuori bilancio per circa 750mila euro, con il conseguente assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l’esercizio 2024.

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