lunedì,Novembre 25 2024

Un viaggio nelle tradizioni e nella pietà popolare: a Briatico la presentazione del libro di Giuseppina Prostamo

Serata all’insegna della cultura quella ospitata al Centro polifunzionale. L’opera, attraverso testimonianze locali e approfondimenti storici, esplora le pratiche devozionali e il loro impatto sulla fede della comunità

Un viaggio nelle tradizioni e nella pietà popolare: a Briatico la presentazione del libro di Giuseppina Prostamo
Giuseppina Prostamo

Nell’ambito degli eventi culturali pensati per l’estate, Briatico ha ospitato la presentazione del libro di Giuseppina Prostamo dal titolo “La pietà popolare. Risorsa per una nuova evangelizzazione (testimonianze di una giovane donna)”. L’iniziativa si è tenuta nella sala del Centro polifunzionale raccogliendo un buon pubblico. Il volume, edito A&A di Marzia Carocci/Firenze, attraverso testimonianze locali e approfondimenti storici, esplora le pratiche di devozione e il loro impatto sulla fede della comunità di Briatico, cittadina di appartenenza dell’autrice.

«L’evangelizzazione -racconta nel suo libro- attraverso la pietà popolare in Calabria rappresenta un fenomeno culturale e religioso di grande rilevanza. La regione, con le sue tradizioni radicate, offre un contesto unico per osservare come le pratiche devozionali possano influenzare e supportare l’evangelizzazione, attraverso un dialogo aperto tra le istituzioni religiose e le espressioni di pietà popolare, affinché si raggiunga un’evangelizzazione più giusta ed efficace». Un libro quello della scrittrice e poetessa nonché ex dirigente scolastico, che ci ricorda e fa comprendere quanto «partecipare alle tradizioni popolari non significa solo seguire dei riti ma è un modo per sentirsi parte di qualcosa di più grande, creare legami per rafforzare il senso di comunità».

La presentazione

I lavori sono stati introdotti da Teresa Averta, teologa, scrittrice e poetessa, la quale ha sottolineato il cambio di narrazione che sta interessando il Meridione: «Il nostro Sud – rimarca – sta imparando finalmente a raccontarsi».

L’opera – in copertina spicca la foto a firma di Tommaso Prostamo –  contiene un’analisi riflessiva e ben documentata sulla Pietà popolare: tematica illuminata dai documenti conciliari della chiesa, esaltata dai dotti pensieri di numerosi studiosi della materia e arricchita da una narrazione personale  avvincente. La scelta di approfondire il tema ed effettuare attività di ricerca è maturata, primariamente vivendo a contatto con la fede semplice e coinvolgente della famiglia d’origine, poi frequentando assiduamente la comunità ecclesiale, che diventa per lei, un naturale ambiente di vita.

La pietà popolare

La trattazione della questione della pietà popolare, a detta della scrittrice Teresa Averta, che ha curato la prefazione dell’opera «è stata affrontata dall’autrice con competenza e rigore scientifico, risulta un’ardua e affascinante impresa letteraria, teologica e storica che si misura con un’ampia tradizione che affonda le sue radici nelle pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento e sfocia nel proprium della storia odierna. Questo studio è senza ombra di dubbio pionieristico: una ricerca approfondita e dettagliata, ricca di spunti di riflessione, foriera di novità e assolutamente utile per continuare ad affrontare un’argomentazione che coinvolge tutti».

All’appuntamento, presente il sindaco Lidio Vallone, l’assessore alla cultura e vice sindaco Maria Teresa Centro, don Felice Palamara, primo estimatore dell’opera, da lui definita «un capolavoro», Pino Conocchiella (Forum Terzo Settore), Domenico Garrì  di Officina fotografica che ha curato il servizio fotografico e il nipote dell’autrice Daniele, che  ha impreziosito la serata suonando al pianoforte alcuni pezzi di musica classica (Nuvole bianche e  Experience di Ludovico Einaudi, Interstellar di Hans Zimmer e Nocturne di Chopin).

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