Parghelia, dalla maggioranza avviso di sfratto per il sindaco Landro: «Non siamo teste di legno e semplici procaccia voti»
Cinque consiglieri firmano e protocollano in Comune una lettera aperta nella quale elencano quelle che considerano le maggiori criticità. Nel testo parlano anche di «cittadini oppressi» e ingerenze «oltre misura» nei compiti dell’ufficio tecnico
I consiglieri di maggioranza Francesco Collia, Michele Giacco, Andrea Vallone, Gabriele Vallone e Lorenzo Vallone hanno redatto, firmato e protocollato una lunga lettera indirizzata al sindaco Antonio Landro e alla giunta comunale, composta da Rosa Maria Cutuli e Tommaso Belvedere, in cui lamentano una serie di anomalie che accendono i sospetti su una scissione interna al gruppo “Parghelia democratica”. La lettera aperta contenente «riflessioni e proposte di azioni correttive sull’azione amministrativa del gruppo di maggioranza», altro non è che una richiesta di cambiamento di rotta per migliorare l’efficacia dell’amministrazione. Non vogliono più sentirsi come delle «teste di legno» servite «solo allo scopo di procacciare un cospicuo serbatoio di voti al sindaco». Denunciano un «formale affidamento delle deleghe» a ciascuno di loro, «rimaste sinora vuote di contenuto perché l’interazione con gli Uffici e con i cittadini è un’esclusiva del sindaco». E rimanendo sempre in tema di Uffici, nel documento evidenziano ingerenze del sindaco «oltre misura nei compiti riservati all’autonomia istituzionale degli Uffici, in particolare di quello tecnico-lavori pubblici e vigilanza».
Il testo integrale della lettera protocollata in Comune
I sottoscritti consiglieri comunali, nel confermare e rinnovare al sindaco, vicesindaco e componenti giunta pieno appoggio, fiducia e sostegno al loro operato e al fine di favorire un percorso virtuoso e sinergico di crescita economica e del territorio (attraverso lo sviluppo del turismo e la realizzazione delle opere pubbliche e degli strumenti urbanistici), garantendo nel contempo la soddisfazione dei bisogni sociali, assistenziali e la qualità di vita dei cittadini, comunicano quanto segue:
«L’11 maggio si è fatta una riunione di maggioranza di chiarimento e di impegno del sindaco sui seguenti punti:
1. Migliorare la comunicazione interna, tra sindaco, vice sindaco e i consiglieri delegati;
Criticità: Le (pur numerose) riunioni di maggioranza si sono sempre risolte in lunghi e defatiganti monologhi del sindaco sulle sue esperienze quotidiane e, soprattutto, senza mai redigere un verbale di discussione e il conseguente piano delle azioni di competenza di ciascun consigliere, in modo da verificarne in progress il rispettivo stato di attuazione. Non averlo sinora fatto, costringe, tra l’altro, noi consiglieri a trincerarci dietro imbarazzanti “non so”, “non sono stato informato dal sindaco”, alle domande che speso i cittadini ci pongono.
2. Superare l’attuale percezione della comunità che vede noi consiglieri come “teste di legno” e di essere serviti solo allo scopo di procacciare un cospicuo serbatoio di voti al sindaco per farsi rieleggere con largo margine, così tradendo la fiducia riposta dai nostri elettori;
Criticità: Ciò in quanto il sindaco, pur avendo formalmente affidato le deleghe a ciascuno di noi, le stesse si sono finora dimostrate piuttosto come un alibi per far credere che in questa amministrazione non esiste li “pensiero unico del sindaco”. In realtà, tali deleghe sono rimaste sinora vuote di contenuto perché l’interazione formale con gli uffici e con i cittadini è una esclusiva del sindaco, che ha sistematicamente accentrato presso di sé senza mai coinvolgere noi consiglieri in modo sistematico nel processo di programmazione e di controllo dell’attuazione dei punti del programma. Al riguardo, li sindaco si è impegnato a dare contenuto alle deleghe conferite ai consiglieri, promettendo un nostro maggiore coinvolgimento diretto nella sua attività di interazione con gli uffici e di favorirne l’impegno “sul campo” per attuare le linee programmatiche riconducibili a ciascun consigliere delegato. Purtroppo, nei fatti, si è solo limitato a invitarci ad una maggiore presenza fisica quotidiana nella casa comunale. Il ché è servito sì, ma a constatare la sostanziale incapacità a rispettare una predefinita agenda di impegni sulle linee di programma e l’attitudine a concentrarsi in massima parte sulle “urgenze operative quotidiane”, spesso non ottimizzando il tempo da dedicare a ciascuna ingerendosi oltre misura nei compiti riservati all’autonomia istituzionale degli Uffici, in particolare di quello tecnico-lavori pubblici e vigilanza.
3. Rimuovere l’errata opinione/percezione diffusa presso i cittadini, e ormai prevalente, che l’unica fattualità dell’amministrazione in carica sia stata e continui ad essere quella di fare multe; far spostare macchine in temporanea sosta vietata; aumentare le tasse dei cittadini e allo stesso tempo mostrare inerzia verso gli evasori fiscali storici; promuovere (pochi) eventi culturali, speso anacronistici; mancata equidistanza di atteggiamento nel favorire l’iniziativa imprenditoriale, etc.;
Criticità: Al riguardo va sviluppata senza indugio una comunicazione trasparente e sistematica dell’azione dell’amministrazione verso la comunità, informando i cittadini delle (tante) cose buone fate dalla nostra amministrazione in questo primo anno di mandato, proseguendo l’esperienza positiva del precedente quinquennio; e che i cittadini sembrano continuare a non vedere. Anche perché, appunto, non sono messi in grado di vedere!
4. Pur dando pienamente atto la sindaco dell’immenso contributo che lui, in prima persona, ha dato al paese e al territorio sul fronte della legalità e della costante attenzione a garantire i servizi pubblici essenziali (raccolta rifiuti, servizio idrico), il cittadino si sente oppresso dai suoi comportamenti esasperati e dall’assenza di flessibilità (ascolto e dialogo fattivo);
Criticità: Il sindaco si era impegnato a mutare approccio, nei toni e modi, in senso meno “invasivo e aggressivo”, anche verso i responsabili degli uffici, nonché più tale da apparire come pregiudiziale verso parti della comunità, rimuovendo la percezione di essere forte con i deboli e debole con i forti.
5. Le due recenti diffide inviate dalla Prefettura la comune di Parghelia, per mancato rispetto dei termini di approvazione sia del Bilancio di previsione 2024-25-26 che del rendiconto 2024;
Criticità: Dimostrano inequivocabilmente che il sindaco e la giunta non hanno curato adeguatamente l’attività di programmazione e controllo di gestione e legittima a pensare che tale carenza e criticità nella programmazione produca, nel medio termine, un impatto negativo anche sulla messa in opera/avanzamento dei progetti di sviluppo e ammodernamento della struttura degli Uffici e del territorio e, nel breve termine, sulla programmazione della stagione estiva 2024, iniziata da poco.
Ciascuno di noi sente frustrata la sua indipendenza di pensiero, purché essa non leda gli interessi legittimi del gruppo di maggioranza, e l’esigenza di confronto pluralistico che avrebbe dovuto connotare una lista “civica e democratica” quale è quella di cui facciamo parte. Al contrario il sindaco si è sempre opposto a far convocare le riunioni dei capigruppo di maggioranza e minoranza, così non favorendo una maggiore distensione dei rapporti con l’opposizione; ha richiamato alcuni di noi ad astenersi dal parlare con i componenti della minoranza. In conclusione, poco o niente estato fatto per dare un concreto cambiamento di rotta alle criticità sopra esposte e agli impegni presi. Continueremo ad appoggiare l’azione del sindaco e della giunta, a condizione che da parte del sindaco seguano comportamenti concludenti e consolidati che dimostrino il reale cambio di rotta dell’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo politico e amministrativo per rimuovere le criticità sopra descritte.
Con riferimento alle linee programmatiche oggetto del patto con i nostri elettori, suggeriamo al sindaco e alla giunta, ferme restando le altre loro competenze istituzionali, a monitorare l’attuazione dei seguenti punti:
Redigere un cronoprogramma sullo stato dei progetti su cui la comunità ripone le maggiori aspettative. Illustrare tale cronoprogramma in un Consiglio comunale aperto, in cui si resoconteranno con trasparenza risultati conseguiti e criticità e, per queste ultime se ne spiegheranno le cause che hanno generato difficoltà, illustrando nel contempo le azioni correttive già poste/da porre in essere. Nello specifico, li cronoprogramma dovrebbe contenere i seguenti progetti: Piano strutturale comunale e Piano urbanistico; cantierizzazione progetti di opere pubbliche già finanziate; progetti sociali di assistenza ad anziani e disabili; scuola e servizi annessi (mensa, vigilanza uscita bambini, trasporto pubblico disabili, doposcuola, ecc.).
I Servizi sociali e assistenziali sono carenti; lo stesso dicasi del rapporto con la scuola (si pensi alla mancata agibilità dei locali mensa); non si riesce ad individuare una struttura da adibire a punto di aggregazione degli anziani, che costituiscono la parte prevalente della comunità; manca una adeguata interazione con l’ente parrocchiale per attuare le necessarie sinergie per donare iniziative di aggregazione alla comunità, che non siano i soliti ed estemporanei eventi, ma siano progetti strutturali, quali ad esempio l’organizzazione delle festività patronali in onore della Madonna di Portosalvo e di Sant’Andrea; la colonia estiva per bambini e ragazzi nel mese di giugno; riprendere l’originario progetto di ampliamento dei locali parrocchiali da adibire a oratorio, che si è finora lasciato giacere da moltissimi anni depositato presso l’Ufficio tecnico comunale. Centro di aggregazione sociale e culturale: sollecitare Rfi alla firma del comodato d’uso ex-stazione; Toponomastica e numeri civici delle residenze della periferia, più infopoint turistica; Cura del verde e valorizzazione delle piazzette; Marciapiedi dissestati e a rischio infortuni (vedi i risarcimenti pagati dal Comune per cause perse); Cimitero: ripristino della parte storica, antecedente l’ampliamento;cSpiaggia di Michelino: piano di utilizzo sostenibile e di valorizzazione per monetizzare (non solo con i proventi dei parcheggi e delle multe) l’ormai incontrollato e enorme afflusso di visitatori; Inviare con regolarità periodica atti di indirizzo ad hoc ai responsabili degli uffici coinvolti nell’attuazione del nostro programma, con richiesta di rendicontazione a stretto giro sullo stato di avanzamento/criticità del progetto/ iniziativa monitorati.
Finanziamenti già ottenuti – confermare se: dopo la recente revoca del finanziamento regionale sui beni confiscati (di cui alla determina dell’Ufficio tecnico n. 366/2023), ci siano altri finanziamenti a rischio revoca per difficoltà di avvio/avanzamento/ completamento dell’opera entro il termine assegnato; ci siano finanziamenti per opere non ancora iniziate e a cui, per sopravvenute difficoltà, è opportuno rinunciare, restituendo li finanziamento stesso.
Frazione di Fitili: aumentare l’attenzione verso la comunità che si sente non adeguatamente attenzionata dalla nostra amministrazione in particolare, predisporre l’agenda eventi “Estate 2024”, riattivare il Centro sociale; programmazione e progettazione per l’ammodernamento dell’ex tratto urbano della strada provinciale n. 19, interno la centro abitato, posto tra l’area della fontana ed il cimitero; interventi di ristrutturazione all’interno del cimitero.
Bilancio di previsione 2025-26-27 e rendiconto 2024: cronoprogramma e monitoraggio del puntuale adempimento degli atti propedeutici alla loro approvazione nei termini di legge (31-dic-2024);
L’Ufficio tecnico, urbanistica e lavori pubblici è palesemente sottodimensionato e non si è ancora riusciti a potenziarlo con risorse, umane e strumenti, in grado di porre rimedio alla necessità di smaltire l’enorme arretrato, a gestire l’attività routinaria e a programmare e avviare le opere, i progetti, di cui li paese e il territorio hanno bisogno».
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