Le Serre vibonesi (e non solo) in moto: avventura on the road tra scrigni di storia e gioielli della natura
Percorrere l’entroterra montano cuore del Parco regionale rappresenta una scoperta a ogni curva: luoghi celebre, borghi antichi e semisconosciuti, cascate, laghi e boschi centenari
Nel cuore della Calabria, in sella a una moto, alla scoperta del parco naturale regionale delle Serre. Percorrendo strade incantevoli immerse nei boschi, a breve distanza dal mare, si possono visitare le bellezze naturalistiche dell’area protetta collinare e montuosa compresa tra le province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria.17 mila ettari che congiungono l’altopiano della Sila e il massiccio dell’Aspromonte. Un giro in una dimensione di pace, spiritualità e arte.
Sono tanti i centauri che pianificano itinerari alla ricerca delle principali attrazioni da visitare di questo luogo affascinante, che parte da una quota minima di 400 metri fino ai 1423 metri della cima più alta rappresentata dal Monte Pecoraro. Gli appassionati delle due ruote si concedono la piacevole avventura di attraversare le strade che si inoltrano tra fitta vegetazione, prati, vallate, numerosi corsi d’acqua e conducono a borghi ricchi di storia.
I percorsi si srotolano tra secolari abeti, castagni, faggi, dov’è possibile ammirare piante rare e, se si è fortunati, animali selvatici come daini, volpi, varie specie di rapaci, tassi e perfino i lupi. I visitatori restano stupiti dagli scenari incantevoli, che si presentano con semplicità. Quando alcuni paesaggi colpiscono il cuore, con la moto in modo agile si accosta all’istante, per apprezzarli appieno. I bikers condividono uno stile di vita, in cui ciò che conta è assaporare il viaggio, attimo per attimo, come se non ci fosse ieri e domani. Sono molte le cose da fare respirando aria fresca, ci si può addentrare nei sentieri per sperimentare adrenaliniche nuove emozioni o godersi la quiete.
La denominazione “Serre”, secondo alcuni, si dovrebbe al particolare allineamento dei monti e delle colline che ricordano i denti di una sega, per altri, invece scaturirebbe dalla presenza di numerose segherie attive in età antica, altri ancora lo farebbero discendere dalla radice Ser (monte) da cui deriva anche lo spagnolo Sierra.
Le Serre dispongono anche tra le migliori acque oligominerali del mondo. Consigliamo di portare con sé una borraccia e riempirla nelle numerose fontanine che si trovano lungo le strade di montagna. E infine, non si può ritornare indietro senza prima aver gustato i prodotti tipici, molti a base di funghi preparati, a prezzi modici, presso graziosi ristorantini.