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Depurazione, game over per Joppolo che perde un milione di euro: la Regione revoca i fondi

Il Comune costiero era destinatario di un finanziamento Por per l’adeguamento infrastrutturale dell’impianto che processa le acque reflue ma non ha rispettato i tempi previsti per l’avvio del cantiere

Depurazione, game over per Joppolo che perde un milione di euro: la Regione revoca i fondi
Il municipio di Joppolo e la costa

Veder sfumare un intervento da un milione di euro per un paese calabrese di appena 2mila abitanti non è certo facile da mandar giù. Eppure è quanto è successo a Joppolo, che ha perso i fondi Por destinati all’adeguamento e potenziamento degli impianti di depurazione delle acque reflue. Un milione tondo tondo assegnato al piccolo comune costiero vibonese circa un anno fa.
Il decreto regionale di revoca del finanziamento è ancora fresco di stampa e mette nero su bianco i motivi che hanno determinato la decisione da parte del Dipartimento territorio e tutela dell’ambiente: «Inerzia del soggetto attuatore», cioè il Comune.

Il finanziamento rientrava in un plafond complessivo di circa 43 milioni di euro a valere sul Programma operativo regionale Fesr Fse 2014-2020 e assegnati nell’agosto 2023 a 94 Comuni calabresi che avevano nei cassetti progetti immediatamente cantierabili, da avviare entro il 31 dicembre del 2023. La gran parte delle risorse – poco più di 33,5 milioni di euro – furono assegnate a 71 enti per interventi sui sistemi di depurazione e salvaguardia delle risorse idriche. Poco meno di 9,5 milioni di euro, invece, destinati ai restanti a 23 Comuni, erano finalizzati alla transizione energetica.

Tra le amministrazioni individuate, c’erano anche 16 Comuni vibonesi, tra cui Joppolo, destinatario del finanziamento più alto, finalizzato, come detto, all’efficientamento del sistema depurativo, che in questa zona assume particolare rilevanza anche per i comuni limitrofi, a cominciare da Ricadi a nord e Nicotera a sud.
Soldi, dunque, immediatamente disponibili per progetti già pronti e subito eseguibili. Ed è proprio qui che il finanziamento è venuto meno. Dopo le verifiche del caso sul mancato rispetto dei tempi previsti, la Regione, in data 5 giugno, ha comunicato al Comune la revoca del finanziamento, lasciando 5 giorni di tempo all’Amministrazione per presentare le sue controdeduzioni, come prevede la convenzione che regola i rapporti tra la Cittadella e gli enti beneficiari.

Dal canto suo, il Comune ha tentato di opporsi alla revoca del finanziamento, precisando che «l’appalto è stato affidato mediante procedura negoziata senza bando, ai sensi dell’art. 50, comma 4, del D. Lgs. n. 36/2023, con delega alla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Vibo Valentia, la quale ha proceduto ad emanare la determina di aggiudicazione con atto n. 1849 del 19/12/2023» Il giorno successivo, il 20 dicembre, c’è stata «la consegna dei lavori all’operatore economico aggiudicatario».

Da qui la revoca decisa dalla Regione, che ha avuto gioco facile a sottolineare come lo stesso Comune ammetta nelle controdeduzioni che «la consegna dei lavori sia avvenuta solamente in data 20/12/2023, e dunque ben oltre il termine massimo del 10/12/2023 fissato per la chiusura tecnico-amministrativa dell’intervento». Game over.

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