Lotta al randagismo, attivista presenta una proposta in 5 punti al Comune di San Gregorio
Dalle adozioni alle sterilizzazioni, fino a una vasta campagna di sensibilizzazione: ecco cosa propone Gregorio Lo Muto per combattere quella che ormai è diventata una piaga per l'intero territorio
Il randagismo è uno delle piaghe che attanaglia il territorio vibonese e, in tal senso, il comune di San Gregorio d’Ippona non è escluso. Una questione sicuramente da affrontare, con l’attivista politico Gregorio Lo Muto che ha cercato di prenderla di petto, esponendo il suo pensiero a riguardo: «Il randagismo continua ad essere una vera piaga per il territorio vibonese con particolare riferimento a San Gregorio d’Ippona. Il rischio è sia per l’uomo che per l’animale stesso. Se da una parte vi sono rischi d’incolumità per il cittadino a seguito di formazione di branchi di randagi, dall’altra, occorre sottolineare il costante rischio per gli stessi cani di ritrovarsi travolti, soprattutto in orari notturni, lungo le diverse strade di percorrenza del nostro paese e nelle sue prossimità. Il fenomeno del randagismo è stato debellato in diverse aree del nord Italia attraverso accalappiamento finalizzato alle sterilizzazioni dei maschi e successivo reinserimento degli stessi nei territori di appartenenza. Senza un significativo intervento, continueranno a dare alla luce nuove cucciolate. La conseguenza naturale è il sempre più crescente rischio di formazione di nuovi branchi con conseguente rischio per l’uomo nei casi di maggiore aggressività».
La tutela degli animali e la lotta al randagismo sono una priorità in diversi paesi, come prevede la Legge n.281 del 14 agosto 1991 che condanna gli atti di crudeltà, maltrattamento e abbandono contro di essi. Un’ipotetica via d’uscita Lo Muto la delinea: «La sterilizzazione canina può risultare una delle principali armi di contrasto al problema se concertata a maggiori controlli sui cittadini. È obbligatorio, infatti, microchippare i cani di proprietà e ci sono anche tante cattive abitudini da cambiare. Per esempio, il cane di proprietà non può essere lasciato libero di circolare indisturbato per il centro urbano locale. Deve essere accompagnato durante le passeggiate e grava sul proprietario la responsabilità alla raccolta delle deiezioni dell’animale domestico di sua proprietà».
La proposta di Gregorio Lo Muto
A tal riguardo, dunque, lo stesso Lo Muto ha avanzato una proposta al Comune di San Gregorio d’Ippona articolata in 5 punti strategici: Giornate dell’adozione presso strutture convenzionate e/o mediante la sigla di accordi tra ente e canili e/o associazioni del territorio, possibilmente incentivate attraverso il riconoscimento di un contributo annuo per spese di acquisto cibo, antiparassitari, accessori e prestazioni sanitarie per le famiglie che adotteranno un cane nelle giornate dedicate all’adozione; organizzazione di campagne di sterilizzazione gratuite, sia dei cani randagi attraverso la struttura convenzionata sia degli animali di proprietà attraverso i medici veterinari di fiducia dei richiedenti; giornate di “microchippatura” gratuita in accordo con l’Asp competente sul territorio di concerto con le associazioni animali presenti a livello locale e/o provinciale; campagna di sensibilizzazione e promozione delle iniziative avviate. Ciò potrà avvenire anche mediante un “piano di comunicazione” costante attraverso la promozione sui principali social network (Facebook, Instagram, TikTok ecc.) delle iniziative poste in essere e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi prefissati in materia di risoluzione dell’affannoso problema del randagismo; infine dotarsi di un regolamento comunale “moderno” sulla tutela degli animali.
«Il fine è quello di garantire migliori condizioni di vita migliori per gli animali – conclude Lo Muto – e contrastare il proliferare del fenomeno del randagismo con il conseguente abbandono e/o maltrattamento. Mi auguro che il sindaco pro tempore possa prendere in considerazione la proposta di concerto con tutto il consiglio comunale».