Parghelia, l’opposizione mette alle strette il sindaco Landro: «Porti in Consiglio i tre argomenti più spinosi»
Dalla mancata costituzione come parte civile del Comune nel processo Imponimento, all'area sotto sequestro per incendio di rifiuti, fino alla perdita del finanziamento regionale per la ristrutturazione di un bene confiscato
Fra quattro giorni scadono i termini per convocare la seduta di Consiglio richiesta dal gruppo di minoranza “Guardare al futuro”, capeggiato da Daniele Vasinton. Dopo mesi di punzecchiature anche nell’ultima seduta di Consiglio, ora l’opposizione vuole accendere i riflettori su tre argomenti diventati spinosi per l’amministrazione di Antonio Landro: richiesta di spiegazioni sulla mancata costituzione del Comune di Parghelia al processo “Imponimento”; spiegazioni in merito alla determina n.366 afferente il finanziamento regionale di 300mila euro perso per la mancata ristrutturazione da parte del Comune dello stabile ex Costa dei Monaci, assegnato al patrimonio dell’ente dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc); delucidazioni in merito all’area comunale di circa 400 metri quadrati posta sotto sequestro nel mese di febbraio dai carabinieri forestali di Spilinga, in seguito al rinvenimento di alcuni rifiuti trovati incendiati. Argomenti, anche questi, già sottoposti all’attenzione del prefetto di Vibo Valentia Paolo Giovanni Greco.
«Crediamo fortemente nella giustizia – ha affermato Vasinton, ricordando i toni accesi dell’ultima seduta di Consiglio, in cui erano presenti anche due carabinieri del Comando di Tropea intenti a relazionare sulla seduta – e nel fatto che un’amministrazione pubblica debba sempre, costantemente, operare nella massima trasparenza e legalità a beneficio esclusivo della popolazione. Secondo quanto ci risulta, documenti alla mano, l’amministrazione Landro sta agendo da tempo in maniera molto poco trasparente. Tornando all’ultimo Consiglio, appaiono piuttosto goffe le risposte fornite dallo stesso sindaco in merito ai temi delicatissimi trattati. Vorremmo capire se la nave che sta affondando è in tali condizioni per merito della stessa opposizione, che da mesi incalza il sindaco su: mettere in luce la vera natura della mancata costituzione come parte civile del Comune di Parghelia al processo “Imponimento”; la vera natura della mancata esecuzione dei lavori di ristrutturazione all’ex Costa dei Monaci prima concordati con la Regione, sollecitati più volte dalla stessa, mai effettuati dai Comune e che hanno in fine causato la perdita del finanziamento con tanto di restituzione dell’acconto di circa 90mila euro già nelle casse dell’ente. Per non parlare poi delle circa 10mila euro di progetti pagati a vuoto, con soldi pubblici».
Tutto questo, del resto, lo si evince anche sulla pagina social dello stesso gruppo di minoranza che, da mesi, ha iniziato a rendere pubblici documenti scottanti, anche in merito all’area sequestrata in febbraio. La minoranza, vorrebbe dunque «capire la vera natura di tale provvedimento emesso dai carabinieri forestali di Spilinga. Sulla faccenda – aggiungono dal gruppo -, abbiamo più volte chiesto lumi al sindaco e agli uffici di competenza, per verificare la veridicità dei fatti fatti e appurare chi sono i responsabili, ma senza mai ottenere alcuna risposta. Troviamo sconvolgente anche il fatto che il vicesindaco Tommaso Belvedere, che detiene la delega all’Ambiente e che tanto si prodiga in campagne di sensibilizzazione, non abbia ritenuto opportuno fornire ragguagli, non a noi, ma alla popolazione. Ricordiamoci che il Consiglio comunale serve proprio a questo. Ci auguriamo che – concludono -, tra i banchi della stessa maggioranza qualche consigliere intenda finalmente prendere una posizione e offrire risposte chiare alla cittadinanza, ribellandosi pubblicamente ad un modus operandi tipico dell’uomo solo al comando».
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