Diabete, presentato il farmaco “naturale” a base di olio e bergamotto (VIDEO)
Il progetto, interamente calabrese, è stato denominato “Normogli” ed è stato al centro di una due giorni scientifica organizzata da Villa dei Gerani. Focus anche sul progetto europeo del cancro al colon retto
La presentazione del “Normogli”, farmaco di produzione calabrese a base di bergamotto e olio d’oliva per fronteggiare con più successo le malattie cardiovascolari, non ha rappresentato la sola novità del meeting che si è tenuto nell’arco di una due giorni scientifica, organizzata dalla casa di cura “Villa dei Gerani”, sul tema “Comunità Europea e Ricerca: una strategia per la prevenzione di patologie a forte impatto in termini di qualità e quantità di vita”, e ospitata dalla Camera di commercio di Vibo Valentia.
In tale occasione ha assunto un ruolo di primo piano anche «la presentazione del progetto per la prevenzione del cancro del colon retto e la piena condivisione, fortemente voluta dagli operatori sanitari insistenti sul territorio, avente per obiettivo essenziale la realizzazione di una rete tra pubblico, privato e medicina territoriale, grazie anche alla partecipazione di soggetti istituzionali».
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Il dato particolare, si legge in una nota di resoconto dell’evento medico-scientifico, «è riferito alla presa d’atto che la Calabria, e in particolare la provincia di Vibo Valentia, per quel che riguarda alcuni precisi aspetti legati al tipo di incidenza della patologia, da oggi, possono contare sulla sperimentata novità di una più consistente terapia medica nella gestione del rischio cardiovascolare».
Finanziato dalla Comunità Europea, lo studio “Normogli”, sarà realizzato da Villa dei Gerani per conto dal Nutramed, Consorzio Universitario della Magna Graecia di Catanzaro, ed ha la finalità di valutare l’efficacia di un nutraceutico, a base di bergamotto ed olio di oliva, sul controllo dei fattori di rischio cardiovascolari (diabete, dislipidemia ed ipertensione).
«Sperimentazione riuscita e confortata dalla esistenza di numerosi dati scientifici che evidenziano come sia il bergamotto che l’olio di oliva svolgano una importante azione antiossidante con capacità di regolazione del metabolismo glucidico e lipidico.
La presentazione del progetto di ricerca avrà un’importante ricaduta territoriale. Prevede l’arruolamento di 210 pazienti diabetici che sui quali verrà eseguita una valutazione clinica e strumentale per la determinazione del rischio cardiovascolare. Per cui successivamente verranno trattati con il nuovo farmaco “naturale” mentre dopo tre mesi saranno nuovamente rivalutati per la misurazione e rilevazione di indicatori di efficacia dello studio».
Il progetto, come ha sottolineato Soccorso Capomolla, direttore dell’unità operativa di riabilitazione intensiva di Villa dei Gerani, che ha coordinato l’evento, «ha fatto registrare un considerevole successo scientifico e viene considerato importante per diverse motivazioni: perché rappresenta un “Made in Calabria” dall’ideazione del prodotto alla realizzazione e sperimentazione umana dello stesso; perché rappresenta per Villa dei Gerani lo start-up in campo scientifico; perché è un’opportunità territoriale per l’integrazione dei modelli gestionali della rete di continuità assistenziale territoriale, finalizzata alla produzione di evidenze scientifiche».
Sull’argomento sono intervenuti Giuseppe Valiante dell’Uo di Cardiologia dello “Jazzolino”, Francesco Pietropaolo e Saverio Riso che hanno relazionato sui fattori di rischio cardiovascolare ed in particolare sulla quantificazione, sull’ottimizzazione terapeutica e sul ruolo del medico di medicina generale per una azione preventiva strutturata ed efficace.
Ma a Vibo Valentia non si è parlato soltanto del “Normogli” perché nella stessa “due giorni” hanno trovato spazio e notevole interesse altri delicati settori della medicina moderna. Ad iniziare, tra gli altri, dal progetto europeo riguardante lo screening sulla prevenzione del cancro nel colon retto, affidato, tra gli altri, alla stessa Villa dei Gerani, grazie anche al contributo di Vincenzo Mallace, preside della facoltà di farmacologia all’Università di Germaneto.
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Soccorso Capomolla, che ha curato la struttura organizzativa e scientifica del progetto, presentandolo, ha detto che «i comuni della provincia di Vibo Valentia coinvolti saranno 20; i soggetti studiati avranno un’età tra i 50 e i 74 anni; la popolazione esposta allo studio sarà di 15.000 soggetti. In questa direzione – ha spiegato ancora – è prevista un’adesione allo screening di I livello (sangue occulto nelle feci) di 7500 soggetti mentre saranno 400 quelli che si sottoporranno allo screening di II livello (colonscopia) con una adesione, alla diagnosi precoce, di 22 soggetti che potranno essere sottoposti a terapia appropriata con una guarigione che andrà a beneficio di circa il 95 per cento dei pazienti».
In linea coll’attuazione del progetto e delle attività chirurgiche attinenti, Vincenzo James Greco, direttore dell’unità operativa di chirurgia di Villa dei Gerani, ha annunciato, tra l’altro, che nel 2017 Villa dei Gerani verrà dotata del “Robot Da Vinci”. «Nel campo di una più avanzata strategia, la visione magnificata della laporoscopia – ha spiegato – permetterà un’immagine reale e ingrandita, consentendo un intervento chirurgico più radicale ma con il rispetto di strutture piccole ma importanti capaci di salvaguardare funzioni importanti come minzione ed erezione». I lavori erano stati aperti dal saluto di Antonino La Gamba, manager della casa di cura “Villa dei Gerani”, di Antonino Maglia presidente dell’Ordine dei medici, che ha riferito, tra l’altro, come «il tumore del colon-retto e le patologie cardiovascolari sono la nuova pandemia territoriale e come sia importante una valutazione epidemiologica territoriale dei fattori di rischio per potere operare un’azione preventiva efficace».
Sono intervenuti, tra gli altri, anche Antonio Morabito, Rocco Vasile. «Di notevole interesse – si legge in conclusione nella nota – anche l’intervento di Michelangelo Miceli, direttore sanitario dell’Asp, che ha enfatizzato la necessità di una forte e sinergica integrazione tra pubblico e privato per la costruzione di una filiera sanitaria di qualità necessaria per dare una risposta al bisogno sanitario, ma soprattutto per arginare la fuga sanitaria». Infine l’intervento di Romeo Arcari, Presidente del Simg, che ha evidenziato i diversi nodi di criticità della filiera organizzativa degli interventi di screening.
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