Vibo, il bilancio dell’esecutivo Limardo sui primi cento giorni – Video
Il sindaco punta su «ordine e legalità», ma annuncia che il debito del Comune potrebbe aumentare di tre milioni
«Ordine», «legalità», «senso di appartenenza». Concetti che sono anche «parole chiave» dell’amministrazione comunale di Vibo Valentia. Ad affermarlo il sindaco Maria Limardo, che oggi a mezzogiorno ha tracciato il bilancio dei primi cento giorni di attività politica insieme a tutti i suoi assessori. Il capo dell’esecutivo di Palazzo Luigi Razza ha illustrato quanto compiuto in tutti i settori chiave: dai lavori pubblici all’ambiente, dai servizi sociali al personale, passando per le attività culturali e quelle in materia di sanità. Ma è sul bilancio che si è soffermata, rimarcando il risultato ottenuto nell’approvazione del Piano di riequilibrio finanziario ma anche offrendo ai presenti una brutta notizia: il debito del Comune, attestato attorno ai 25 milioni di euro, potrebbe aumentare di altri tre milioni. Perché sono circa 800mila euro le somme che il ministero dell’Interno reclama per la gestione degli sbarchi, mentre ammonta addirittura a due milioni la cifra che l’ente dovrà versare per un esproprio.
«Una cosa è certa – ha spiegato il primo cittadino – se continuiamo così, se non invertiamo la rotta, se si continua a non pagare il Comune è destinato ad un nuovo dissesto. Noi stiamo facendo tutto quanto in nostro potere per evitarlo, ma la situazione è critica». La Limardo ha battuto molto sul concetto di legalità, da declinare in diverse forme, rivendicando poi un atto su tutti: «Appena arrivata ho fatto riattivare lo sportello antiracket, ma soprattutto ho fatto aprire le buste per procedere all’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità». Altro risultato raggiunto, a detta del sindaco, è la riacquisizione del ruolo di guida da parte del capoluogo: «Sia in tema di sanità che di rifiuti ci stiamo riappropriando del rispetto che è giusto avere, guidando determinati processi». [Continua dopo la pubblicità]
Nel corso della conferenza ogni assessore ha avuto modo di rendicontare quanto svolto in questi tre mesi, segnati in particolare dalla crisi idrica e da quella ambientale. «Il problema acqua lo abbiamo tamponato nel migliore dei modi, cercando di risolvere i disagi dei cittadini in maniera tempestiva – ha affermato Giovanni Russo, Lavori pubblici -, mentre ora stiamo avviando la metanizzazione nelle frazioni marine. Tanti altri cantieri li stiamo sbloccando, per migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini». Vincenzo Bruni, Ambiente, si è soffermato sulla necessità di «dotarsi di un impianto provinciale per sopperire alle piccole crisi che si possono verificare, come avvenuto nelle ultime settimane». Ma superato il picco emergenziale, lo sguardo è rivolto al futuro: «Con il nuovo capitolato per la gestione dei rifiuti contiamo di offrire un servizio migliore alla cittadinanza». L’assessore al Bilancio, Maria Teresa Nardo, ha spiegato che «i risultati di questo lavoro si vedranno nei prossimi anni sui bilanci di previsione», ma l’auspicio è di indicare, «entro la fine di quest’anno, un aumento delle entrate in percentuale alla riscossione dei tributi, perché ad oggi la riscossione è pressoché invariata».