Legami con il clan Alampi, amministrazione giudiziaria per un’impresa di Reggio Calabria
La società, attiva nei settori dell’edilizia e dei rifiuti, era stata precedentemente oggetto di interdittiva antimafia per il pericolo «di infiltrazione mafiosa a carattere stabile e non occasionale»
La Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha eseguito un provvedimento, emesso dalla sezione ‘Misure di Prevenzione’ del Tribunale, con il quale è stata applicata l’amministrazione giudiziaria per un semestre ad una società operante nei settori dell’edilizia e dei rifiuti, il cui legale rappresentante è risultato legato da stretti rapporti di parentela con soggetti vicini alla cosca “Alampi”.
«La misura – si legge in un comunicato stampa – si colloca nell’alveo delle disposizioni della legislazione antimafia che mira ad impedire e prevenire che il libero esercizio delle attività economiche ed imprenditoriali sia esposto al pericolo di infiltrazione mafiosa». L’impresa era stata precedentemente oggetto di interdittiva antimafia emanata dalla Prefettura di Reggio Calabria per il pericolo «di infiltrazione mafiosa a carattere stabile e non occasionale».