A Limbadi storie di chi resta e di chi torna: «La docu-serie Antidote è un messaggio di speranza per i giovani»
Nel corso dell’appuntamento sono stati affrontati diversi temi: la necessità di dare voce ai ragazzi, comprendere le loro esigenze e trovare soluzioni per contrastare il fenomeno migratorio che vede molti abbandonare la Calabria in cerca di opportunità
Nella sala convegni del Comune di Limbadi, l’associazione Smarter Calabria ha presentato e proiettato per la prima volta la docuserie “Antidote”. A questo evento, patrocinato dal Comune di Limbadi, sono intervenuti il sindaco Pantaleone Mercuri, la vicesindaco Alessandra Limardo, la presidente di Smarter Calabria Raffaella Crupi e l’imprenditore Samuele Furfaro di Macingo. A moderare la serata è stata la giornalista Concetta Schiariti. “Antidote” è una docuserie innovativa, ideata da Raffaella Crupi e Nadia D’Apa, fondatrici di Smarter Calabria, che racconta le storie di giovani calabresi che hanno scelto di restare o tornare nella loro terra natia per costruire il proprio futuro. I quattro protagonisti della serie, Giorgio Pascolo, Caterina Scarpino, Elena Lazzaro e Vincenzo Gullo, hanno condiviso le loro esperienze e le sfide affrontate nella scelta di rimanere in Calabria. I temi emersi durante l’incontro – si legge in una nota stampa – sono stati di grande rilevanza: la necessità di dare voce alle nuove generazioni, comprendere le loro esigenze, e trovare soluzioni per contrastare il fenomeno migratorio che vede molti giovani abbandonare la Calabria in cerca di opportunità.
Il sindaco Pantaleone Mercuri si è detto molto felice di aver accolto la richiesta di supporto dell’associazione Smarter Calabria, sottolineando che l’amministrazione di Limbadi è fortemente a sostegno dei giovani. La serata di presentazione è stata carica di emozioni e riflessioni. Gli interventi dei protagonisti e degli ospiti hanno evidenziato l’importanza di iniziative come quella di Smarter Calabria, che si propone di superare i consueti stereotipi legati alla regione e di offrire una prospettiva autentica e stimolante. Durante il suo intervento, l’imprenditore Samuele Furfaro ha sottolineato che “Antidote” rappresenta un grande atto d’accusa, un duro attacco culturale che fa riflettere sul fenomeno migratorio dei giovani e su quanto il merito non venga troppo spesso valorizzato. Furfaro ha anche evidenziato il grande valore del sacrificio, affermando che l’imprenditoria significa fare sacrifici. Concetta Schiariti, moderatrice dell’evento, ha dichiarato: «Nelle storie e nelle parole dei protagonisti ci rivediamo un po’ tutti, io stessa mi sono rivista, ho rivisto in loro e nel loro percorso il mio percorso personale».
«La docuserie “Antidote” – affermano i promotori – è un chiaro esempio di come sia possibile raccontare una Calabria diversa, capace di attrarre e trattenere i giovani talenti. Smarter Calabria, con il suo impegno, si pone come divulgatrice di messaggi positivi e di incentivo alla creazione di una nuova Calabria “smarter”. Questo concetto si basa sull’uso intelligente di dati qualitativi e quantitativi per offrire ai giovani ciò di cui hanno realmente bisogno, in modo da poter scegliere di rimanere e contribuire allo sviluppo della loro terra. L’associazione mira a evidenziare le potenzialità della Calabria, incoraggiando i giovani a costruire il proprio futuro senza dover emigrare». L’iniziativa ha rappresentato un momento significativo per la comunità di Limbadi e per l’intera Calabria: «Ha dimostrato come sia possibile costruire un futuro migliore attraverso il coraggio e la determinazione dei giovani, supportati da iniziative che promuovono la crescita e lo sviluppo del territorio».
Il progetto «non è solo un racconto di storie individuali, ma un manifesto di speranza e rinascita per tutta la regione. In un momento storico in cui molti giovani si sentono costretti a lasciare la propria terra in cerca di opportunità, “Antidote” offre un messaggio di speranza: è possibile restare e costruire un futuro prospero in Calabria, attraverso l’impegno, il sacrificio e la valorizzazione del merito. Smarter Calabria, con il suo progetto, illumina la strada per una nuova generazione di calabresi pronti a credere nelle proprie capacità e nel potenziale della loro terra», chiosano i promotori. La serata è stata inoltre accompagnata dalla musica del giovane sassofonista di Limbadi, Francesco Soldano, che ha suonato tre brani coerenti con la narrativa della docuserie: “I Can’t Help Falling in Love” di Elvis Presley, “My Way” di Frank Sinatra e “What a Wonderful World” di Louis Armstrong.
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