venerdì,Novembre 29 2024

Vibo, il teatro comico dell’antica Roma rivive grazie agli studenti del Liceo scientifico Berto

Gli attori in erba hanno incantato il pubblico al ritmo di situazioni esilaranti, personaggi caricaturali e fraintendimenti

Vibo, il teatro comico dell’antica Roma rivive grazie agli studenti del Liceo scientifico Berto
L'evento al liceo Berto

Al ritmo di situazioni esilaranti, personaggi caricaturali e fraintendimenti, tra applausi e fragorose risate a scena aperta, il pubblico ha voluto sugellare il successo della piccola compagnia di attori in erba del liceo scientifico “G. Berto” che giorni fa hanno messo in scena l’Aulularia di Plauto. Grande successo, dunque, anche per questo anno. Infatti, già in passato gli allievi del “Berto” avevano dato prova delle loro abilità da attori rappresentando l’Antigone, una tra le più celebri tragedie di Sofocle.

Lo spettacolo è il risultato finale del progetto “Teatro e dintorni”, realizzato grazie ai fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che ha visto impegnati nel corso dell’anno scolastico gli alunni del liceo scientifico vibonese, sapientemente guidati dalla docente referente del progetto Paola Morani con il supporto del docente tutor Sergio Rizzo.

«Grazie di cuore per aver condiviso con noi questa serata speciale – ha affermato Paola Morani al termine della rappresentazione -. Speriamo che la nostra rappresentazione dell’Aulularia di Plauto vi abbia divertito e coinvolto, facendovi vivere le emozioni e le vicende di questi personaggi così vivi e attuali nonostante i secoli trascorsi. Credo fermamente nell’importanza della commedia come motore di sentimenti, pensieri e opportunità cognitive che, attraverso il sorriso, possa dare a noi tutti. E un grazie di cuore a voi, il nostro pubblico, per il vostro sostegno e la vostra presenza: è grazie a voi che il teatro continua a vivere e a emozionare».

L’Aulularia, opera fondamentale per comprendere il teatro comico dell’antica Roma e il genio di Plauto, è anche conosciuta come “La commedia della pentola” o “La pentola d’oro”, ed è una delle commedie più celebri di Tito Maccio Plauto. Infatti, rappresenta un classico esempio della commedia plautina, caratterizzata da situazioni farsesche, personaggi stereotipati e un ritmo vivace e incalzante.

«I nostri allievi sono il cuore pulsante della scuola – ha, dal canto suo, affermato il dirigente scolastico Licia Bevilacqua -. Le loro capacità sono infinite. Sono in grado di cimentarsi in molti campi e di manifestare la loro bravura in ognuno di essi. Ne è la prova la rappresentazione di stasera. Noi crediamo che il ruolo del docente sia quello di accompagnare gli allievi alla scoperta dei propri talenti. L’attività del teatro è una di queste strade.

Tutti gli allievi coinvolti: Ivan Calì (5A OSA) nel ruolo di Euclione; Benedetta Cozzolino (5A OSA) nel ruolo di Stafila; Irene Crigna (4 E) nel ruolo di Strobilo; Andrea La Fortuna (4C) nel ruolo di Megadoro; Teresa Boragina (5A OSA) nel ruolo di Lare domestico; Melissa Solano (4 BS) nel ruolo di Eunomia; Manuel Aragona (5A OSA) nel ruolo di Liconide; Martina De Vito (5A OSA) nel ruolo di voce narrante; Asia Barbagallo e Suamy Sicari (4B OSA) nel ruolo di presentatrici; tecnico del suono Antonio Castagna (5A OSA); assistente tecnico Giuseppe Pagano (5A OSA); alla fotografia Antonio Galati (5A OSA), sceneggiatrici Regina Matani (4B OSA) e Rosaria Tripodi (5A OSA); costumisti Raffaela Lentini (4B OSA) e Giulia Morabito (1B); suggeritrice Martina Barbieri (5A OSA); Make-Up Artist Daniela Destito (4B OSA) e Virginia Volpe 5A OSA); editing Vincenzo Bombara (4B OSA) e Giuseppe Davola (5A OSA); tecnico delle luci Tommaso Contartese (5A OSA); assistente alle luci Pietro Fiamingo (4B OSA).

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