giovedì,Dicembre 26 2024

Veicoli sul corso per salvare il commercio? La proposta bocciata da entrambi gli schieramenti: «Non si può fare»

Nell’ultima puntata di Vibo Valens su LaC Tv confronto a quattro tra Lo Schiavo e Mammoliti a sostegno di Romeo sindaco contro Comito e Mangialavori in campo per Cosentino. Ecco cosa è successo

Veicoli sul corso per salvare il commercio? La proposta bocciata da entrambi gli schieramenti: «Non si può fare»

«Riaprire il corso al transito dei veicoli? Non se parla, significherebbe tornare indietro e non far crescere la città. Ma il problema dello spopolamento del centro è reale e va risolto». Centrosinistra e centrodestra saranno divisi su tutto ma non su questo. La posizione unanime è emersa nel corso dell’ultima puntata di Vibo Valens, lo speciale elezioni di LaC Tv condotto da Pier Paolo Cambareri, dove si sono fronteggiati, da una parte, Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti, in rappresentanza della coalizione di centrosinistra che sostiene Enzo Romeo, e, dall’altra, Michele Comito e Giuseppe Mangialavori, a sostegno del candidato del centrodestra Roberto Cosentino. In studio anche il direttore di Noi di Calabria, Nicola Lopreiato, e il direttore de Il Vibonese, Enrico De Girolamo.

A poco più di una settimana dal ballottaggio, dunque, LaC continua a tenere i riflettori accesi sulla tornata elettorale che decreterà il nuovo sindaco della città di Vibo Valentia.

Serrato il dibattito, nonostante i tempi contingentati imposti dalla par condicio e fatti rispettare al secondo da Cambareri. Ma le domande dei giornalisti presenti e le numerose questioni politiche caratterizzate da un contesto di grande incertezza sull’esito finale, hanno reso particolarmente interessante il confronto. Ad aprire le danze è stato Mangialavori, che ha puntato direttamente agli elettori «i quali devono capire che la coalizione centrodestra è quella che ha il miglior programma e che può continuare l’ottimo lavoro già iniziato». Sulla continuità ha puntato anche Comito, chiedendo di non disperdere «le grandi opportunità che Vibo ha avuto e che dovrà continuare a gestire in futuro» e, da questo punto di vista, «Cosentino è una garanzia da un punto di vista tecnico e amministrativo».

Diametralmente opposto l’approccio di Lo Schiavo, che invece, ha fatto leva proprio sulla necessità di una forte discontinuità con il passato: «Ai vibonesi dico che, se sono contenti degli ultimi 15 anni di amministrazione della città, possono continuare a scommettere sul centrodestra. Se invece, come io credo, avvertono la necessità di voltare pagina e quindi dare un preciso segnale di cambiamento, l’alternativa non può che essere Enzo Romeo».

A incalzare il centrodestra ci ha pensato Lopreiato, che, dopo aver ricordato l’esplicita insoddisfazione espressa a caldo da alcuni esponenti della coalizione per l’esito del primo turno, tra cui lo stesso Mangialavori, ha chiesto cosa non abbia funzionato.

«Effettivamente nell’immediato c’è stata un po’ di delusione – ha ammesso il deputato di Forza Italia -, ma un’analisi più ponderata rivela che non poteva andare diversamente. In campo c’erano tre coalizioni, tutte forti. Io stesso quando ho detto che poteva andare meglio, alludevo a qualche punto percentuale in più, ma di certo non ci aspettavamo di vincere al primo turno perché sarebbe stato assolutamente impossibile. Tanto più che da una parte c’erano 10 liste (compresa quella di Rifondazione per Murabito sindaco, ndr) e dall’altra 6. Nonostante ciò Cosentino è risultato il più votato in assoluto».

Dal canto suo, il direttore de Il Vibonese, De Girolamo, ha stigmatizzato la retorica degli appelli al voto, dichiarando di non credere assolutamente a chi dice, sia a destra che a sinistra, di non voler fare accordi con il polo di centro ma di cercare solo il consenso di chi al primo turno ha votato per Muzzopappa.

«A Vibo c’è una profonda voglia di cambiamento interpretata da Romeo – ha replicato Mammoliti -, per questa ragione non abbiamo intenzione di fare alcun apparentamento, ma è chiaro che il candidato a sindaco ha tra le sua prerogative quella di aprire comunque una serie di interlocuzioni, in modo da attirare anche i consensi di cittadini che oggi, dopo il primo turno, si sentono svincolati». Accordi sono stati esclusi anche dal consigliere regionale Comito: «Partiamo da una posizione di vantaggio e andremo avanti con le nostre forze»

«Bisognerebbe spiegare alla città perché di volta in volta il candidato a sindaco viene cambiato, ma le forze che lo sostengono sono sempre le stesse», ha rilanciato Lo Schiavo, tornando sulla necessità di un vero cambiamento.

Sulle questioni programmatiche e, in particolare, sul tema del commercio, che sconta a Vibo una grave crisi aggravata dalla progressiva desertificazione del centro storico, entrambi gli schieramenti si sono espressi contro la proposta dei commercianti di riaprire al traffico il corso. Un provvedimento considerato controcorrente rispetto alla naturale evoluzione dei nuclei storici di tutte le città, ma sia da destra che da sinistra è stata riconosciuta l’entità del problema che, secondo quanto hanno sostenuto gli esponenti delle due coalizioni, va risolto con interventi strutturali che possano rivitalizzare il centro cittadino, ampliando le possibilità di parcheggio nelle immediate vicinanze del corso principale.

È possibile rivedere l’intera puntata di Vibo Valens su LaC Play.

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