“Cessaniti più costruttiva” e la mancata corsa alle elezioni: «Alleanze sfumate e scarsa disponibilità, il nostro progetto dovrà attendere»
L’analisi del gruppo guidato da Salvatore Todaro sulla nascita della compagine e le motivazioni che hanno portato alla decisione di retrocedere: «Resta forte il rammarico di non essere riusciti nell’intento ma il nostro impegno, per il futuro, non mancherà»
Il gruppo “Cessaniti più costruttiva” è nato dal «bisogno di riscattarsi e coltivare la democrazia». È quanto riferiscono i membri del sodalizio diretto da Salvatore Todaro che, nonostante la mancata corsa alle prossime amministrative, ha tutte le intenzioni di fornire il proprio contributo per la crescita sociale del paese.
Cessaniti più costruttiva e la mancata realizzazione del progetto
Il gruppo «si è prodigato per costruire una compagine politica che fosse di cambiamento nella gestione della cosa pubblica e che, purtroppo, qualche mancata alleanza ha portato alla decisione sofferta di retrocedere». Tuttavia, per il sodalizio era doveroso condividere con i cittadini il «percorso che ha portato a questo risultato e che con ogni mezzo si è cercato di scongiurare fino a poche ore prima della presentazione delle liste elettorali». “Cessaniti più costruttiva” spiega: «Da circa un anno, come già noto, Salvatore Todaro, con umiltà, è stato al centro di questa iniziativa lavorando affinché il gruppo crescesse in tutte le frazioni del territorio, per costruire una lista alternativa al servizio della collettività e con l’ambizione di approdare a un buon risultato alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno 2024».
Prima il passo indietro dell’ex sindaco Francesco Mazzeo, poi le minacce ai parroci, hanno alimentato «la disaffezione verso qualsiasi iniziativa. La sfiducia e la scarsa disponibilità delle persone a interessarsi o farsi carico dell’impegno politico, sono state la prima sfida affrontata».
La candidatura di Todaro era nata in maniera graduale supportata da cittadini che vedevano nella sua figura la persona adeguata per contrastare logiche di malcostume. Una discesa in campo utile «alla nostra comunità in sofferenza in primis sul Piano socio-culturale e occupazionale». Un progetto che però non è riuscito a concretizzarsi: «L’adesione non è stata sufficiente per concludere un accordo unanime per mettere in piedi una lista che potesse rappresentare a pieno l’intero territorio ed essere competitiva con la forza politica della fazione contrapposta, la sola iscritta alla competizione elettorale, di cui s’intravede la continuità con la passata amministrazione».
«Il nostro progetto dovrà aspettare»
“Cessaniti più costruttiva” prosegue nell’analisi: «La partecipazione alle elezioni è diritto e un dovere civico, una espressione tangibile della nostra sovranità popolare e ritrovarsi con una sola lista è segnale molto chiaro di una democrazia fragile, che pone il problema serio di rappresentanza e di pluralismo che non consente di compiere una scelta libera e consapevole da parte degli elettori. Resta la fatica, di aver costituito una squadra di candidati seppur non completa, che non si è potuto esprimere, ma pronti a svolgere questo compito impegnativo con serietà, convinzione e trasparenza. Resta forte il rammarico di non essere riusciti nell’intento ampiamente condiviso, quello di dare l’opportunità di un cambiamento a Cessaniti, avviare un progetto del tutto nuovo, un Municipio aperto a tutti e una comunità più costruttiva da far emergere, di una cultura operosa di recente gravemente umiliata, ma sempre ben radicata e che vuole ritrovare la serenità che merita, ma che purtroppo – chiosano i membri del gruppo – nonostante gli sforzi e contro ogni nostra volontà dovrà ancora aspettare».