sabato,Novembre 30 2024

«Basta passerelle a Vibo Marina, assumete impegni concreti»: Patania (Confasila) sprona i candidati

Il sindacalista ha elencato quelle che ritiene le priorità della frazione marina della città capoluogo: bonifica del sito Italcementi, riqualificazione del quartiere Pennello e lotta all’inquinamento marino

«Basta passerelle a Vibo Marina, assumete impegni concreti»: Patania (Confasila) sprona i candidati
Da sinistra in senso orario la foce del torrente Sant'Anna a Bivone, il quartiere Pennello e la fabbrica di Italcementi

Tutti a Vibo Marina per la campagna elettorale, ma quali sono gli impegni concreti assunti dai candidati per la frazione marina della città capoluogo? Se lo chiede il sindacalista Giovanni Patania (Confasila), che elenca quelle che considera le priorità, al netto della propaganda politica.

«Mentre la campagna elettorale si avvia stancamente alla conclusione con proclami roboanti e ricette per risollevare il nostro Comune – scrive Patania in una nota – non si ode nessuna voce per quanto riguarda il rilancio della fabbrica dismessa di Italcementi, oggetto mesi addietro di proclami di rilancio da parte dell’amministrazione uscente. Sarebbe cosa buona e giusta che la politica locale prenda esempio da alcune realtà del Nord dove davvero hanno a cuore le sorti del territorio e bonificano le industrie dismesse». E fa l’esempio di Monselice, «dove il Comune entro il 2025 bonificherà il sito della fabbrica Italcementi presente sul quel territorio».

Altra questione da affrontare di petto, secondo Patania, è quella che riguarda il quartiere Pennello: «Sarebbe bello sapere se chi governerà la città vorrà continuare sulla strada dell’acquisto del compendio demaniale, che dura ormai da anni e che ha fatto spendere tanti soldi ai residenti del quartiere, ma, ad oggi, con risultati pari a zero».

Poi il sindacalista mette sul piatto la pulizia delle spiagge, il decoro urbano e la raccolta dei rifiuti, «perché dal 16 giugno il nostro Comune si affiderà a una nuova ditta con un appalto che sfiora i 14 milioni di euro in 4 anni».

Infine, la spinosa questione legata al Torrente Sant’Anna, che ancora non è stato collettato al depuratore di Porto Salvo, con grave rischio d’inquinamento marino soprattutto per Bivona.
«Non servono proclami e passerelle – conclude Patania – ma impegni concreti da prendere subito e tradurre in fatti».

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