Il ministro Boschi agli studenti di Vibo: «Andate incontro al cambiamento» (VIDEO)
Il ministro delle riforme costituzionali ha partecipato questa mattina alla cerimonia di inaugurazione del nuovo auditorium palestra del liceo classico Michele Morelli. Un intervento motivazionale agli studenti, il suo, dal quale sono rimasti fuori i temi caldi della politica
Ha esortato gli studenti a non rinunciare ai loro sogni, ad essere perseveranti e credere in se stessi, a non permettere a nessuno di sminuire loro ambizioni. Il ministro Maria Elena Boschi è giunto a Vibo Valentia per inaugurare il nuovo auditorium-palestra dello storico liceo classico Michele Morelli con una breve cerimonia, aperta dalle note dell’inno nazionale intonato da una studentessa.
Per il ministro un bagno di folla e di gioventù tra gli studenti dal quale, nonostante i timori della vigilia, i temi dell’attualità politica sono rimasti fuori dalla porta per lasciare spazio ad una Boschi in versione “motivazionale”, che ai ragazzi ha parlato di futuro, speranza, fiducia esortandoli ad essere gentili…
Davanti ad un raggiante Raffaele Suppa, dirigente del liceo, e a Diego Bouchè, direttore dell’ufficio scolastico regionale, le aspirazioni e le attese dei ragazzi vibonesi raccontanti ad un attenta ministro, che, dal canto suo, si è guardata bene dal fare riferimenti al tema caldo della campagna referendaria, anche se la sua esortazione al cambiamento è risuonata ai più come una velata allusione.
«Usciamo da un periodo di crisi economica profonda che stiamo cercando di risolvere. Occorre ricucire le ferite, in vista di cambiamenti profondi. Quando soffia il vento del cambiamento non bisogna lasciarlo fuori, ma occorre andare incontro al futuro accettando la sfida del cambiamento imparando a sognare. Sognare ad occhi aperti il cambiamento. Abbiamo un governo – ha continuato Boschi – che per la prima volta in Italia è composto da persone che non hanno neanche 40 anni. È la prima volta che succede. Stiamo facendo bene, abbiamo messo un tetto agli stipendi dei manager pubblici e cambiato la legge sulle unioni civili. Dipende solo da noi – ha spiegato il ministro – quello che è possibile realizzare».
Infine, tra omaggi floreali, doni artistici e selfie, il ministro “gentile” dribbla cronisti e microfoni, e guadagna a passo svelto l’uscita verso gli altri appuntamenti del suo tour calabrese, dove la politica tornerà necessariamente in primo piano.