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Scioglimento scongiurato a Nicotera, il sindaco: «Una prova difficile che ci rafforza. Ora alle urne più sereni» – Video

Il primo cittadino Giuseppe Marasco commenta il decreto di Piantedosi con cui sono state escluse infiltrazioni mafiose nel Comune: «È stato messo nero su bianco che siamo puliti». Per il centro rivierasco vibonese sarebbe stato un triste record nazionale: già tre volte la Consiliatura era stata interrotta in anticipo

Scioglimento scongiurato a Nicotera, il sindaco: «Una prova difficile che ci rafforza. Ora alle urne più sereni» – Video
Il sindaco di Nicotera, Giuseppe Marasco

«È la conferma che abbiamo operato bene, che siamo sulla strada giusta e possiamo fare ancora meglio». Il sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco accoglie con sollievo e autentica gioia il decreto del ministero dell’Interno con cui si conclude il procedimento avviato a inizio ottobre per accertare eventuali infiltrazioni mafiose nel Comune costiero vibonese. Il provvedimento a firma del ministro Matteo Piantedosi mette fine a sei mesi di fibrillazioni, sancendo che “all’esito delle complessive attività di verifica – vi si legge – non sono compiutamente emersi nei confronti dell’amministrazione comunale gli elementi concreti, univoci e rilevanti idonei all’adozione del provvedimento dissolutorio”.

«Noi eravamo assolutamente sicuri della bontà del nostro operato, sia a livello di amministrazione che di uffici comunali, ma certamente c’era del timore dato che quando arriva una commissione d’accesso agli atti quasi sempre si va incontro a scioglimento». La casistica non era dalla sua parte, insomma, spiega Marasco. E in effetti sono rari i casi in cui si arriva a una conclusione del procedimento in senso favorevole alle amministrazioni comunali.

«L’insediamento della commissione d’accesso non è per forza una condanna, l’ha detto lo stesso prefetto Grieco le cui parole mi avevano dato fiducia e che oggi ringrazio insieme alla triade commissariale per il lavoro svolto», aggiunge il sindaco di Nicotera, sicuro di una cosa: «Usciamo rafforzati da questa esperienza, Prefettura e Ministero hanno messo nero su bianco che in questi cinque anni non c’è stata alcuna infiltrazione mafiosa, scacciando ogni possibile dubbio». Non un punto di arrivo per Marasco e i suoi, ma piuttosto di partenza. Nuova partenza.

La notizia di oggi arriva infatti a meno di dieci giorni dalle elezioni comunali, per le quali la lista a sostegno di Giuseppe Marasco corre però da sola. L’incertezza riguardo a un possibile scioglimento ha infatti scoraggiato altri eventuali candidati nel farsi avanti. E l’unico ostacolo che “Rinascita nicoterese” dovrà affrontare l’8 e il 9 giugno sarà il quorum. Cosa che sembra non preoccupare il sindaco: «Ce la faremo, la popolazione ci è stata vicina in questi cinque anni e non ci ha fatto mancare il suo appoggio e affetto nemmeno negli ultimi mesi che sono stati i più difficili». Nella lista dei candidati compare anche il nome del testimone di giustizia Carmine Zappia, fortemente voluto da Marasco per dare un segnale e «mostrare una volta per tutte da che parte stiamo», aveva spiegato il giorno della presentazione dell’elenco a suo sostegno nella corsa a Palazzo Convento.  

«Sicuramente dopo oggi – aggiunge ora – tiriamo un sospiro di sollievo e affronteremo più serenamente i pochi giorni che ci dividono dall’appuntamento con le urne».  
Serenità che già si respira tra la stessa cittadinanza, che ha accolto positivamente il mancato scioglimento. Nicotera ha già nel suo “curriculum” tre scioglimenti per infiltrazioni mafiose (nel 2005, 2010 e 2016), un quarto oltre a rappresentare un’ulteriore onta per l’intera comunità, avrebbe procurato alla cittadina costiera il triste record a livello nazionale di comune con il maggior numero di scioglimenti alle spalle.

Intanto resta la spada di Damocle su Mileto, anche lì si andrà al voto e ancora si attendono gli esiti delle verifiche svolte dalla commissione d’accesso agli atti inviata dalla Prefettura di Vibo. Commissari al lavoro anche in altri due comuni – Stefanaconi e Filadelfia – e all’Asp di Vibo Valentia.

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