Mileto, il presidente del consiglio Direnzo stila il bilancio di fine mandato: «Commissione d’accesso? Grande rispetto per chi come noi persegue la legalità»
L’intervento nel corso dell’ultima assise : «Mi auguro che il consiglio continui ad essere luogo di confronto e crescita personale»
Con le elezioni ormai alle porte, il consiglio comunale svoltosi nelle scorse ore a Mileto ha assunto i toni di una sorta di “rompiamo le righe”. L’attuale sindaco Salvatore Fortunato Giordano nella tornata dell’8 e 9 giugno ritenterà la scalata a palazzo dei normanni. Al suo fianco, però, non ci sarà il “fido” Antonio Direnzo, che dopo cinque anni di attività politica nel ruolo di presidente del consiglio ha deciso di sua sponte di mettersi da parte. Prima, però, il suo toccante intervento di fine mandato. «Volendo fare un bilancio di ciò che è stato il mio incarico di presidente – ha spiegato – posso dire a testa alta e con grande orgoglio di non essere venuto meno alle responsabilità assunte in quel momento, ma anzi di aver lavorato sempre nel rispetto di tutti, con coerenza e determinazione, ma soprattutto nella certezza di garantire in ogni seduta di consiglio comunale la libertà e la democrazia».
«Questi cinque anni sono passati così in fretta da non rendersene neppure conto per le tante cose fatte e per i tanti avvenimenti che si sono susseguiti, caratterizzati da conquiste, ma anche da perdite, da vittorie, ma anche da sconfitte, da momenti di gloria, ma anche da attimi di incertezze e paure». Direnzo ha poi voluto ringraziare gli esponenti di maggioranza e minoranza per aver mantenuto rapporti sempre cordiali e collaborativi. Tra le altre cose, la sua sottolineatura sulla normale conclusione della consiliatura, un dato per nulla scontato in una Mileto che per decenni ha visto sindaci mandati prematuramente a casa e che, ancora oggi, si ritrova costretta ad attendere l’esito del lavoro della commissione d’accesso agli atti, inviata dalla Prefettura di Vibo Valentia per individuare eventuali infiltrazioni mafiose all’interno dell’Ente.
«Non so se ci avete fatto caso – ha rimarcato – ma nel parlare sto facendo riferimento a un mandato presidenziale di cinque anni. Ebbene, questo deve essere motivo di riflessione: ricordo che nel corso della passata campagna elettorale io stesso dissi che Mileto meritava finalmente un’amministrazione che durasse l’intera consiliatura, e ritrovarci qui, a distanza di cinque anni, a prescindere da tutto non è un dato di poco conto. È vero, c’è una commissione che sta lavorando, nessuno lo mette in dubbio e tutti noi abbiamo grande rispetto per chi si prodiga, come noi del resto, a perseguire i valori positivi della legalità e del rispetto. Ma sottolineo che questa amministrazione, come promesso, è durata cinque anni. E sappiamo tutti che, pur essendo una caratteristica “normale”, a Mileto purtroppo non è sempre stato così, per vari motivi che non sto qui ad elencare». In conclusione l’augurio che il consiglio comunale continui anche in futuro ad essere «luogo di confronto e di crescita personale, sociale e politica, in cui l’educazione, il rispetto e la trasparenza possano essere sempre valori fondanti. Auguro il meglio anche alla mia città, che amo e che continuerò ad amare – ha concluso – ma auguro il meglio anche a me stesso, affinché questa esperienza non si esaudisca alla fine di questo mandato, ma possa essere di esempio per il futuro».
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