‘Ndrangheta, blitz ordinato dalla Dda contro la cosca Latella-Ficara: 12 arresti a Reggio Calabria per estorsioni e traffico d’armi
VIDEO | Il clan controllava le attività illecite nel quartiere Arangea, nella periferia sud della città dello Stretto. In carcere anche “Mico” Palumbo, che ha già scontato 30 anni
I carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria, con l’ausilio dello Squadrone Eliportato “Cacciatori” Calabria, a conclusione di indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito stamane un’ordinanza di applicazione di 12 misure cautelari (11 in carcere e 1 agli arresti domiciliari), nei confronti di altrettante persone accusate a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni e armi.
Le indagini
Le indagini avrebbero permesso di ricostruire dinamiche e assetti di un’articolazione di ‘ndrangheta facente capo ad una “locale”, la cosca Latella-Ficara, operante nel territorio del comune di Reggio Calabria, ricostruendone il controllo del territorio ed un diffuso sistema estorsivo nonché la gestione occulta di diverse imprese.
Colpo alla cosca Latella-Ficara
Tra gli 11 indagati per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere c’é Demetrio Palumbo, di 75 anni, detto “Mico”, considerato elemento di vertice della famiglia Latella, federata con i De Stefano-Tegano-Libri nella “guerra di mafia” che insanguinò Reggio Calabria dal 1985 al 1991. In quegli anni Palumbo si muoveva, per tutelare la propria incolumità, soltanto a bordo di auto blindate. Uomo di fiducia dei boss Latella, Demetrio Palumbo nel 1989 fu vittima di un agguato messo in atto dalla cosca Serraino. In passato Palumbo era stato coinvolto, con l’accusa di omicidio, nel processo “Valanidi”, a conclusione del quale fu condannato all’ergastolo. Pena poi ridotta a 30 anni e che Palumbo ha già scontato.