A Linea Verde la cucina sostenibile dell’Alberghiero di Vibo con prodotti “a metro zero”
I ragazzi dell’Ipseoa Gagliardi tra i protagonisti della puntata che andrà in onda sabato 25 maggio. Attenzione alle tradizioni gastronomiche locali e alla salvaguardia dell'ambiente i punti di forza della scuola
Sabato 25 maggio le bellezze del Vibonese saranno in vetrina su Rai 1, nella puntata di Linea Verde Life che avrà inizio alle ore 12:25. E proprio nei giorni scorsi si sono tenute le riprese, che hanno fatto tappa anche all’Ipseoa Gagliardi di Vibo Valentia. «Un importante momento di incontro della comunità scolastica dell’Alberghiero con la coinvolgente conduttrice Monica Caradonna in un dinamico confronto all’interno dei laboratori di chimica applicata a scienze degli alimenti e scienze integrate e di cucina, alla scoperta di una gastronomia sostenibile con l’utilizzo di prodotti a “a metro zero”, quali quelli coltivati nella serra idroponica della sede centrale e della sezione scolastica della Casa circondariale, con tecniche di cottura a basso impatto ambientale per combattere ogni spreco, con una riduzione degli scarti in un sistema di cucina a “zero rifiuti” in una logica applicata di recupero e di riciclo, che renda concreta, con piccoli gesti, un’economia davvero circolare», scrive in una nota la dirigente scolastica Eleonora Rombolà.
Un viaggio – spiega ancora – «condiviso con Angela Costantino, Francesca Ballerini, Massimo Marcucetti Fazzi, instancabile squadra di Linea Verde Life, nella progettualità dell’Istituto Gagliardi, pronto ad accogliere le sfide globali per la salvaguardia dell’ambiente, per la promozione di un’alimentazione sana con un ridotto impiego di energia e di acqua e per la valorizzazione della biodiversità e delle tradizioni gastronomiche vibonesi». Un’esperienza indimenticabile per i giovani dell’Alberghiero di Vibo che si sono cimentati in una sfida culinaria con una sorpresa finale che ha visto protagonista la conduttrice Elisa Isoardi insieme ad uno studente esperto di cucina sostenibile ed al suo docente. Il tutto nell’ambito della Dieta mediterranea, tipica del territorio vibonese e riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.
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