Scontro Censore-Costa: polemica infinita, interviene anche Puccio (Pd)
Il dirigente regionale del partito offre la sua versione dell’accaduto («solo un’incomprensione») e dispensa consigli alla stampa: «metta in luce la posizione del sindaco sul referendum»
«Seguendo un copione mediatico che ritma la quotidianità vibonese è stata amplificata una vicenda che nell’intenzione degli organizzatori aveva l’obiettivo opposto: illustrare le ragioni del “Sì” e aprire un confronto franco e aperto. Un’incomprensione tra l’onorevole Censore – a cui era stato affidato il compito di presiedere l’iniziativa – e il primo cittadino – a cui era stato chiesto di fare un saluto».
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A tornare sulla vicenda dello scontro in aula tra il deputato Pd Bruno Censore e il sindaco di Vibo Elio Costa è il responsabile organizzativo regionale del Pd, Giovanni Puccio. Lo stesso spiega di intervenire al fine di fare chiarezza, argomentando: «né Censore né nessun altro ha chiesto al Sindaco di lasciare l’aula consiliare, pertanto, risultano tendenziose le motivazioni apparse in questi giorni sulla stampa, deviando il significato della stessa, spostando l’attenzione sull’incomprensione e non sul merito del convegno. La presenza del sindaco Costa non era dettata, per quanto possiamo rilevare dopo la sua partecipazione ad un medesimo convegno a Lamezia, da un semplice desiderio di rito tra colleghi ma dall’interesse sulla proposta dei sostenitori del “Sì”. La stampa ha dato notizia dell’episodio perché il profilo emotivo sovrasta la notizia ma trascura di mettere in luce la posizione del sindaco in materia».
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Per il dirigente regionale «è del tutto evidente che si tratta di un episodio circoscrivibile a quel frangente e che va al di là delle collocazioni politiche tra maggioranza ed opposizione nel consiglio comunale di Vibo Valentia. Pertanto, la polemica che è intercorsa in questi giorni rischia di risultare stucchevole e fuorviante. Tutto può essere portato alla normalità e al merito delle questioni sulle quali l’elettorato sarà chiamato ad esprimersi il prossimo 4 dicembre. Su questi temi peraltro, a Vibo Valentia e provincia, il Partito Democratico è largamente unito».
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