“Segni di pace”, al vibonese Michele Petullà consegnato il Premio nazionale
Il riconoscimento al giornalista e sociologo nell’ambito della cerimonia di premiazione ad Assisi: «Onorato ed emozionato»
“Giornalista e sociologo impegnato nella difesa dei diritti umani e nella promozione della cultura del rispetto. Utilizza la straordinaria forza della parola come strumento di dialogo e trasmette la cultura della gestione non violenta dei conflitti. La sua attività di scrittore e poeta è una missione per diffondere i valori della pace e della fratellanza, fondamentali per l’evoluzione umana”: con questa motivazione è stato conferito al vibonese Michele Petullà – giornalista, sociologo, poeta e scrittore – il prestigioso Premio nazionale “Segni di Pace”. Ai fini di questo conferimento, il curriculum e le attività sociali e culturale di Michele Petullà sono state passate al setaccio e valutate da un’apposita Commissione nazionale.
La cerimonia di premiazione si è svolta lo scorso 21 aprile ad Assisi – la Città della Pace” per antonomasia – nel Piccolo teatro degli Instabili, alla presenza del Comitato d’onore, del Comitato promotore, delle autorità politico-istituzionali e religiose, come il prefetto di Perugia, Armando Gradone, sindaco di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, il presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il custode del Sacro Convento di Assisi, fra’ Marco Moroni. Una cerimonia molto solenne, che si è aperta con i canti del Coro della Cappella Musicale della Basilica Pontificia di San Francesco in Assisi ed è proseguita con i messaggi di diverse diplomazie estere in Italia, che hanno voluto far sentire la loro voce riguardo la pace, tra cui il cardinale Michael Czerny, a capo del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale del Vaticano, il console generale del Senegal, Mamadou Lamine Diouf, il console generale d’Islanda, Olga Clausen, il presidente del movimento internazionale “Poeti per la Pace”, Vincenzo De Lucia.
Michele Petullà è noto – non solo in ambito locale – per il suo impegno e per il suo attivismo nel campo della cultura e dell’impegno sociale. In particolare, tra le altre cose, è direttore responsabile della Rivista di Cultura&Società Agire Sociale News – molto apprezzata su tutto il territorio nazionale – e collabora con altre testate giornalistiche online; fa parte dell’Ais – Associazione italiana di sociologia – e dell’Asi – Associazione sociologi italiani – per la quale è anche membro del Consiglio direttivo e addetto stampa; in ambito sociologico collabora con la Rivista scientifica Cultura Sociologica e con la testata online SociologiaonWeb; è accademico dell’Accademia delle Arti e delle Scienze Filosofiche di Bari, presidente dell’Associazione intersezioni culturali, membro del Consiglio d’amministrazione della Fondazione Pina Alessio Onlus, ideatore e presidente del Premio poetico “Luigi Maria Lombardi Satriani”; poeta molto apprezzato, è vincitore di diversi Premi nazionali con le sue poesie.
Il Premio “Segni di Pace” è stato ideato, istituito, promosso ed organizzato dalla Cattedra della Pace – istituzione educativa a servizio delle Nazioni Unite per la Pace, nata per proporre nuovi linguaggi e forme comunicative della pace, diretta dal dott. Renato Ongania –, e trae ispirazione dalla definizione di segno di sant’Agostino e san Tommaso d’Aquino, secondo i quali ogni persona può essere un “Segno di Pace”, attraverso le proprie azioni quotidiane orientate in questa direzione. Il Premio è stato sostenuto da un Comitato Promotore, espressione della società civile e della cultura, anche a livello internazionale – con capofila la stessa Cattedra della Pace –, composto da una rete di importanti enti, fondazioni, associazioni, istituti, accademie, laboratori, progetti Wiki (Poesia, Filosofia, Teatro).
Il Premio, come si legge nel suo regolamento, “vuole valorizzare e diffondere il lavoro di coloro che si sono impegnati per la costruzione di una cultura della Pace e di giustizia, attraverso una vasta gamma di iniziative e attività, tra cui la promozione del dialogo, della cooperazione e della solidarietà tra le persone e le comunità, la lotta contro la povertà, la discriminazione e la violenza, la tutela dell’ambiente e dei diritti umani”. Un riconoscimento che gode del patrocinio istituzionale del Comune di Assisi, della Provincia di Perugia e della Regione Umbria, e che ha coinvolto numerose associazioni in tutta Italia, evidenziando l’importanza dell’impegno individuale nel promuovere la pace e la responsabilità sociale. Un Premio, dunque, che riveste un grande valore simbolico, sociale, culturale, di testimonianza, e che ha tra i suoi principali obiettivi anche quello di sensibilizzare la gente sull’importanza della pace e dell’uguaglianza, promuovendo un dialogo costruttivo e l’interazione tra le persone, le comunità e i popoli del mondo.
“Particolarmente onorato ed emozionato” si è dichiarato, a fine cerimonia, Michele Petullà, per il quale “questo Premio rappresenta certamente un punto d’arrivo, ovvero il riconoscimento del proprio impegno nella promozione della pace e nella difesa dei diritti umani, del dialogo tra i popoli e della comunicazione non ostile, della solidarietà e della cooperazione, ma rappresenta ancor di più un nuovo inizio, il rinnovarsi di una nuova responsabilità e di un nuovo impegno lungo questo sentiero. Nella consapevolezza che la pace rappresenta un’utopia da percorrere: un processo fatto di un agire sociale quotidiano consapevole e responsabile, all’apice del quale c’è la pace, che deve rappresentare il nostro orizzonte culturale e sociale”.
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