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Mare sporco a Nicotera, Movi@Vento contro il sindaco: «Respinte tutte le nostre proposte»

L’esponente Salvatore Pagano accusa: «In questi giorni continuano a comparire foto del mare sporco ma dall’amministrazione solo silenzio»

Mare sporco a Nicotera, Movi@Vento contro il sindaco: «Respinte tutte le nostre proposte»
Il Municipio di Nicotera e nel riquadro il sindaco Giuseppe Marasco

«La maggioranza ha la memoria corta. Come Movi@Vento abbiamo presentato nel corso della consiliatura tantissime proposte relative a varie criticità del territorio, dalla sanità, ai rifiuti, al servizio idrico, al mare». Lo scrive l’esponente del gruppo, Salvatore Pagano intervenendo con una nota stampa nella quale si legge: «In merito alla questione del mare sporco, abbiamo dedicato persino un convegno nella sala consiliare a cui hanno partecipato diversi sindaci delle zone limitrofe e degli esperti. In quell’occasione, mancava il nostro primo cittadino. Come se l’argomento trattato non lo riguardasse. L’inquinamento del mare, è stato poi il nostro chiodo fisso, da sempre».

Un panorama di Nicotera
Una veduta dall’alto di Nicotera

«Nel 2019, dopo soli due mesi dall’insediamento del nuovo consiglio comunale ho proposto a nome del mio gruppo Movi@vento, l’installazione di contatori per monitorare la quantità di fogna in entrata e in uscita verso il mega depuratore della Iam di Gioia Tauro. Ne è seguita una delibera approvata con voto unanime ma ad oggi niente è stato fatto». Nella pubblica assiste «abbiamo portato sempre proposte quali l’analisi delle foto pubblicate sul web, in giornate e fasce orarie diverse, delle chiazze in mare, a volte con direttrici ricorrenti; il monitoraggio dei canali di bonifica dove continuano ad essere rilevati e documentati con video, alcuni sversamenti sospetti anche in assoluta assenza di piogge; il controllo lungo tutto il loro percorso del corretto collettamento dei reflui provenienti dalla rete fognaria del capoluogo; l’effettuazione di una video-ispezione all’interno dei condotti della rete fognante delle acque bianche della Marina per individuare gli allacci abusivi che creano commistione tra queste e quelle nere, con la conseguenza di sversamenti misti nel fosso San Giovanni e, da questo, a mare; l’analisi delle acque di falda per accertare se l’ingente concimazione con digestato animale, operata per mesi nei campi coltivati posti a qualche centinaio di metri dalla battigia, sia una delle cause, forse la principale, della proliferazione di flora algale, divenuta ormai endemica». Pagano sottolinea: «Praticamente tutte le proposte di cui sopra sono state respinte per mancanza di fondi». Nonostante la «Regione abbia messo a disposizione 175 milioni di euro per il contrasto ad ogni forma di inquinamento marino, i nostri amministratori non si sono minimamente impegnati ad intercettare le somme per poter avviare i controlli sul nostro litorale. Si sono susseguite varie denunce alle autorità competenti in merito a sversamenti di dubbia provenienza senza ancora ricevere risposta». L’esponente dell’opposizione rincara la dose: «Si è più volte chiesto il monitoraggio dei canali ma l’unica cosa fatta è stata l’inutile e dannosa devastazione di un tratto di spiaggia con un enorme escavatore alla ricerca del solito tubo del sentito dire. A distanza di 5 anni, quasi alla fine del mandato, in questi giorni continuano a comparire foto del mare sporco nel costante silenzio di un’amministrazione che ha fatto dell’incompiutezza delle opere pubbliche di Nicotera la sua cifra amministrativa. Una bella eredità – chiosa Pagano – sarà lasciata ai successori che verranno».

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