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“Vibo Unica” diventa associazione, ma si “dimentica” del gruppo consiliare

La lista - che guarda alle prossime regionali - si è presentata alle elezioni del 2015 e del 2019, ed ora diventa un sodalizio «politico-culturale» con soci onorari quattro consiglieri Pd. Policaro, che rappresenta invece il gruppo: «Si entra e si esce come da una porta scorrevole»

“Vibo Unica” diventa associazione, ma si “dimentica” del gruppo consiliare

Nasce “Vibo Unica”, anche se era già nata. Nasce sotto altre vesti, quella che nel 2015 fu la lista del boom elettorale di Stefano Luciano, la stessa che poi fece fare boom ad Elio Costa. Alle elezioni comunali del 2019 Vibo Unica si presenta sotto lo stesso vessillo ma gli esiti sperati sono fiaccati dalla realtà: la lista del candidato sindaco ottiene centinaia di voti in meno, pur spedendo al Comune tre consiglieri oltre all’aspirante primo cittadino. Il resto è storia recente, Luciano e la sua truppa piantano la loro tenda nel campo del Pd. Ma non tutti. Perché in Vibo Unica è eletto anche Giuseppe Policaro, che di transitare tra i dem a combattere guerre non sue pare non ne avesse voglia. E quindi succede che Vibo Unica sia tuttora presente in consiglio ed abbia come unico componente proprio il vicepresidente del civico consesso.

stefano lucianoEd ora ecco la novità. Ad annunciarla è Claudia Gioia, tra i fedelissimi di Luciano, con un post su Facebook: «Vibo Unica, lista che ha concorso per le elezioni amministrative del capoluogo nel 2015, a sostegno di Elio Costa e nel 2019 a sostegno di Stefano Luciano, si trasforma in associazione politico-culturale, così composta: presidente Claudia Gioia (già consigliere comunale); vicepresidente con funzioni di segretario Samantha Mercadante (già consigliere comunale); tesoriere Raffaella Cannatelli (già candidata in Vibo Unica), soci onorari i consiglieri comunali del Pd Stefano Luciano, Alfredo Lo Bianco, Giuseppe Russo e Azzurra Arena, soci fondatori i candidati alla carica di consigliere comunale nel 2019: Rosita Greco, Francesca Tavella, Roberta Papalia, Ilaria Cosentino, Isabella Pontoriero, Isabella D’Alì, Francesco Suriano, Giuseppe Natale, Foca Monteleone, Michele Piperno, Riccardo Deodato, Filippo Paolì, Emanuel Mangone, Salvatore La Gamba, Stefano Sdringola. Presidente onorario dell’associazione Stefano Luciano, attuale capogruppo del Pd, e vicepresidente onorario Franco Arena». La prima cosa che salta all’occhio è – chiaramente – l’assenza di Policaro in questa nuova associazione. Un fatto che può sembrare scontato sul piano politico, ma lo è meno su quello formale. Se non altro perché il nome dell’associazione è il medesimo del gruppo consiliare, gruppo che però viene totalmente ignorato nell’annuncio di questo nuovo sodalizio, come se non esistesse. Eppure si tratta del gruppo nato dalla medesima lista di riferimento che ora compone il grosso dell’associazione. Situazione che genera un cortocircuito, confonde le acque ed allarga le spaccature. L’orizzonte dell’associazione è evidentemente quello delle prossime elezioni regionali, alle quali si spera di arrivare seduti sul lato passeggero di un’auto guidata dal Partito democratico. Claudia GioiaD’altronde la stessa Gioia aggiunge: «L’associazione si pone come obiettivo quello di contribuire al dibattito pubblico sui temi che interessano la città (…) con il preciso obiettivo di radicarsi su tutta la provincia. L’adesione di numerosi membri al Partito democratico rappresenta un valore aggiunto che può attribuire all’associazione quello slancio che consentirà un approccio più maturo alle problematiche che riguardano il territorio». [Continua dopo la pubblicità]

policaro giuseppe nuovaPolicaro la legge in maniera un po’ diversa: «Siamo in una realtà fluida, si entra e si esce come da una porta scorrevole. Un caso di omonimia, neanche troppo spiccata. La differenza la rimarcano i contenuti. Un tentativo di confondere i meno attenti? Io continuerò sulla mia strada non lasciandomi distrarre da sistemi che non mi appartengono». Quanto alla natura “culturale” dell’associazione, il consigliere di Vibo Unica aggiunge: «I neo componenti della nuova associazione – alcuni consiglieri comunali Pd – sono usciti dall’aula sulla mia proposta poi passata all’unanimità dei presenti “La scuola adotta un monumento”, questo a rimarcare l’assoluta differenza con il sottoscritto sul modo di intendere e di fare politica-culturale».

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