Collegamento autostrada-Villa della Gioia a Mileto, al via il bando
Sono venti i milioni di euro a disposizione per il tratto viario che porta a Paravati ed alla chiesa voluta da Natuzza Evolo
A oltre tre anni dalla presentazione del mega progetto ad opera del presidente della Calabria Mario Oliverio, nei giorni scorsi qualcosa si è mosso riguardo alla realizzazione della nuova arteria che dovrebbe collegare lo svincolo autostradale di Mileto all’omonima cittadina e alla Fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” di Paravati. Sulla Gazzetta ufficiale europea e la Gazzetta ufficiale italiana è stato, infatti, pubblicato l’avviso del bando unico finalizzato all’affidamento dei lavori di progettazione di alcune strade calabresi, per un importo di 98 milioni di euro. E tra queste figura anche il progetto da venti milioni di euro, riguardante proprio il tratto che dallo svincolo dell’autostrada del Mediterraneo porta alla cittadina normanna e al paese natio della serva di Dio Natuzza Evolo.
Oggi, al riguardo, arriva la reazione del sindaco Salvatore Fortunato Giordano. Dopo aver espresso soddisfazione per la novità registratasi, “atteso che un’opera così importante non potrà che avere ricadute positive per tutto il territorio da me rappresentato”, il primo cittadino di Mileto in una lettera indirizzata al presidente Oliverio sottolinea che “questa notevole opera infrastrutturale consentirà ai numerosi fedeli di raggiungere la casa di Natuzza, di cui si augura nel più breve tempo possibile possa concludersi il processo di beatificazione”. Da qui la richiesta finale affinché venga istituito “un tavolo tecnico al fine di valutare insieme tali problematiche”, atteso inoltre che tale opera avrà una forte incidenza sul territorio comunale e tenendo conto altresì che il Comune di Mileto ha in corso la pratica di approvazione del Piano strutturale comunale”. Il sindaco Giordano – dopo aver ringraziato il governatore della Calabria per l’impegno fattivo dimostrato nei confronti del Comune di Mileto – a conclusione della missiva si dice “certo della speditezza delle future pratiche” tese alla realizzazione dell’opera.