lunedì,Dicembre 2 2024

Polemiche a Vibo Marina, le antiche basole in pietra lavica sostituite con quelle moderne

Oltre alle segnalazioni dei cittadini, anche lo storico Montesanti stigmatizza quanto accaduto nella piazzetta del santuario “Stella Maris”

Polemiche a Vibo Marina, le antiche basole in pietra lavica sostituite con quelle moderne

Diverse segnalazioni da parte dei cittadini hanno messo in luce il mancato riposizionamento di numerose basole ottocentesche in pietra lavica nella piazzetta del santuario “Stella Maris” interessato in questi giorni dai lavori per la realizzazione della rete del gas metano. Le basole rimosse a Vibo Marina per consentire i lavori sono state sostituite con altre di fattura moderna, circostanza che non è sfuggita, fra gli altri, allo storico locale Antonio Montesanti che ha commentato l’accaduto. “Sono rimasto sorpreso nel vedere posizionate delle basole moderne al posto di quelle esistenti all’ingresso di via Piemonte, adiacente alla piazzetta della chiesa. Per prima cosa, per rispetto dell’identità dei luoghi e poi per rispetto delle leggi, essendo strade basolate che, certamente, per la loro età rientrano tra quelle tutelate dalla Soprintendenza. E’ necessario ribadire che, per qualsiasi lavoro di posa dei sottoservizi nelle strade con basole ottocentesche, queste debbano essere obbligatoriamente ricollocate.

Nessuna ragione di maggiore comodità nel ripristino stradale può giustificare la loro rimozione. Mi auguro – aggiunge Montestanti – che si tratti di una soluzione temporanea, dovuta all’approssimarsi delle funzioni e dei riti pasquali e che tutto sia ripristinato al termine di queste festività, perché se fosse una soluzione definitiva sarebbe davvero un vergognoso danno per la storia della città portuale. Alla fine del suo intervento, Montesanti invita quindi “l’assessore competente a verificare quanto accade, agendo per il ripristino dei luoghi storici”. Infine la conclusione con un monito: “La nostra storia non può esserci negata ad ogni lavoro pubblico”. Un autentico “ripristino-rappezzo” è, inoltre, quello che è possibile notare (e come non si potrebbe) in un marciapiede di via Emilia dove sono state posizionate, a scavo ultimato, mattonelle di colore diverso da quelle esistenti creando il classico effetto di pugno nell’occhio. Operazione che sarebbe da valutare negativamente in qualsiasi posto venisse eseguita, ma che acquista una valenza ancora maggiore se si considera che il ripristino raffazzonato ha interessato una delle vie più eleganti della cittadina portuale, frequentata da centinaia di visitatori, molti di nazionalità straniera che, in particolare nella stagione estiva, fruiscono dei servizi offerti dai pontili turistici. Lavori che dovrebbero essere eseguiti con un certo gusto e impegno e che, invece, sono lasciati all’improvvisazione.

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