Terremoto di magnitudo 5.7 al largo delle coste calabresi, Prociv: «Nessuna correlazione con il Marsili»
Il sisma avvertito anche sulla terraferma in diverse province. Nessun danno ma preoccupazione tra la popolazione
Un terremoto di magnitudo 5.7 si è verificato nel Mar Tirreno Meridionale alle ore 22.02 del 28 ottobre, ad una profondità di 474 km. A terra la scossa è stata avvertita in molte località della regione con segnalazioni giunte dalle provincie di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Non sono stati però segnalati danni a persone o cose.
La protezione civile regionale, attraverso il capo dipartimento Carlo Tansi si è affrettata a smentire la correlazione del sisma con il vulcano sottomarino Marsili. «Si smentisce categoricamente ogni correlazione del terremoto 5.7 di poco fa con il Marsili – ha spiegato Tansi -: infatti la profondità dell’ipocentro (474 km) del sisma è completamente incompatibile con la profondità del Marsili (3.5 km circa) che, in ogni caso, è soggetto ad altri processi geodinamici. La profondità molto elevata dell’ipocentro ha fatto si che, nonostante l’elevata magnitudo (5.7) – simile al terremoto di Macerata – per la grande distanza percorsa dalle onde sismiche il sisma sia arrivato in superficie perdendo energia, quindi senza produrre danni. Inoltre il fatto che il sisma sia stato sentito in tutta la regione, è dovuto alla notevole profondità dell’epicentro. Si coglie l’occasione per ricordare che i terremoti non si possono prevedere e che l’unica difesa possibile è la prevenzione: i terremoti non uccidono, ma ad uccidere sono le case costruite male che crollano (Norcia docet)».