Chiude i battenti la “Maratona della legalità”: «Rinnovato impegno contro corruzione e criminalità»
Si è conclusa oggi alla presenza del procuratore aggiunto di Reggio Calabria Gaetano Paci la due giorni promossa al Valentianum da Camera di commercio e Comune. Illustrate le buone pratiche messe in atto sul territorio
La legalità non si predica ma si pratica. Con questo principio, che diventa anche impegno, si è conclusa oggi #Restart Vibo Valentia, maratona per la legalità, organizzata da Comune e Camera di Commercio, per rilanciare senso civico e contrasto ad ogni forma di criminalità.
Al Valentianum, per due giorni consecutivi, si sono incontrati e confrontati istituzioni, imprese, cittadini, scuola e Associazioni sulla base di un comune sentire: la criminalità organizzata rappresenta oggi una delle principali minacce alla sicurezza dei cittadini, alla sopravvivenza delle imprese e allo sviluppo del territorio, dunque, più forte, incisiva e coordinata deve essere l’azione di resistenza e opposizione ai tentativi di sovvertire regole, trasparenza e pratiche democratiche.
Dopo quella di ieri, dedicata particolarmente agli aspetti sociali, quella odierna ha riguardato in particolare il sistema economico e produttivo, partendo dai dati del Rapporto Monitor, realizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con l’Università Cattolica e Crime&Tech, ai fini di un monitoraggio dell’economia locale per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata. Lo studio, come ha detto Riccardo Milani, dell’Unicat, ha esplorato infatti la zona grigia che esiste tra economia legale e criminalità economica evidenziando il contesto, i rischi criminali e i fattori di rischio nella realtà provinciale anche in raffronto a quella regionale e nazionale, evidenziando l’importanza dell’attività di intelligenze e di prevenzione.
A questo proposito, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Vibo Valentia, Donatella Romeo, ha richiamato i tanti progetti per la trasparenza e la circolarità delle informazioni messi in atto dal sistema camerale primo fra tutti Insider, realizzato congiuntamente dalle Camere di Vibo e Crotone, che è tra i 9 progetti italiani ed i 108 presenti in piattaforma a livello mondiale e tra le Best practice del ministero dell’Interno e del sistema camerale.
«Chi amministra ha la possibilità di operare per il cambiamento – ha detto la Romeo -, ci vuole però volontà. E noi, sotto la guida del presidente Michele Lico e del Consiglio, ci stiamo provando. Dobbiamo essere tutti attivisti della legalità, costruendo reti per la legalità organizzata contro corruzione e criminalità».
Violenze di genere, attivo lo sportello dell’associazione “Le foglie di Dafne”
Una condizione essenziale perché, come ha detto il sindaco della città «chi si oppone al crimine, chi denuncia spesso si trova isolato. L’omertà non è solo sintomo di paura ma dello scollamento che esiste tra cittadino e istituzioni. Bisogna rivitalizzare fiducia e coraggio nel rispetto delle regole, nella certezza del diritto e, anche, nel sostegno alle vittime. In questo Camera di Commercio e Comune si attivano anche attraverso lo Sportello per i diritti del cittadino e delle imprese».
Nel corso del confronto è emerso un altro dato certo: la prevenzione rimane il migliore mezzo di contrasto ad ogni forma di corruzione e criminalità, più della stessa azione repressiva. A ribadirlo Gaetano Paci, Procuratore aggiunto a Reggio Calabria, che ha aggiunto «Su questo fronte non poche sono le difficoltà, legate anche alle criticità dei canali informativi e a una distonia tra tempi di indagine e quelli della P.A. La criminalità oggi è cambiata preferendo i settori di più alta produzione a quelli tradizionali. Non solo i magistrati devono agire, ma anche, e in forma preventiva, le organizzazioni intermedie e le stesse imprese per un sistema libero e sicuro». Di legalità e sicurezza, dal punto di vista della Ciber Security, ha invece parlato Alessandra Spada di CTO e Ricerca Alkemy, evidenziando potenzialità e rischi legati alla trasmissione telematica dei dati.
Per prevenire è necessario conoscere bene il fenomeno criminalità e i suoi mutamenti e in questo, dice Ercole Giap Parini, docente Unical, «l’università ha un ruolo importante perché, nella interdisciplinarità delle sue competenze, può fornire studi e approfondimenti comparativi e efficaci contributi operativi». In questa direzione importante è anche l’azione delle Camere di Commercio che, come dice Giuseppe Del Medico di Unioncamere, «fanno parte di un sistema che opera anche per la legalità, garantendo trasparenza e accessibilità a dati e informazioni».
A concludere i lavori, moderati dal giornalista Paolo Pollichieni, è intervenuto Antonio Viscomi, Vice presidente della Regione Calabria che ha detto «Il fenomeno mafioso è cambiato, dunque, per contrastarlo bisogna cambiare approccio di studio, di analisi, di azione, con un presupposto chiaro: nessun compromesso con la criminalità. Il rischio di infiltrazioni è reale e diffuso e tanto più pericoloso perché oggi la criminalità è più sofisticata nell’approccio e nelle strategie, ha ramificazione in tutti i settori, anche nei competitivi e innovativi ed è affiancata da una borghesia specializzata e con maggiori capacità di persuasione e corruzione. L’azione di contrasto sarà efficace quando recupereremo il senso della comunità e della responsabilità che è recupero dei valori e consapevolezza della nostra dignità. Anche la politica deve fare la sua parte e lavorare con coraggio e responsabilità per cambiare la Calabria».
La maratona per la legalità al Valentianum si chiude così con un rinnovato impegno che conferma reali possibilità: #Restart Vibo Valentia, Sud impresa possibile!