Alzheimer, il neurologo Consoli: «In Calabria 30mila pazienti. Bisogna puntare sulla prevenzione»
Durante un convegno al quale hanno partecipato altri colleghi esperti lo specialista vibonese ha illustrato il progetto Pride indirizzato agli ultra 65enni con un disturbo soggettivo di memoria
di Tonino Raco
Sono circa 70.000 ogni anno i nuovi malati di Alzheimer in Italia secondo l’Associazione italiana malattia di Alzheimer (Aima) per un totale di 650.000 casi, curati a casa per quasi tutta la durata della malattia. Un’incidenza decisamente alta in un paese, appunto l’Italia, che stando allo studio di Eurostat è il più anziano d’Europa. «Si dice che la demenza sia l’epidemia del terzo millennio ed infatti ci sono dei dati che sono veramente sconfortanti – spiega il neurologo Domenico Consoli – solo in Calabria sono circa 30mila i pazienti con disturbi cognitivi importanti». L’Alzheimer è la forma più diffusa di demenza tra gli anziani e si attesta come terza causa di morte tra gli over 65 in Europa occidentale a seguito di complicanze legate allo sviluppo della malattia. «Purtroppo – continua il neurologo – dobbiamo constatare anche che allo stato attuale non c’è un grande armamentario farmacologico che possa far fronte in maniera consistente alla patologia e quindi, la prevenzione, è al momento il miglior approccio per limitare i danni che provoca questa patologia». CONTINUA A LEGGERE QUI: Alzheimer, il neurologo Consoli: «Dati sconfortanti, in Calabria 30mila pazienti. Bisogna puntare sulla