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Toscani ci ricasca, a Radio 105 dà del “cretino” allo studente vibonese cui negò un selfie (AUDIO)

Il fotografo, interpellato dall’emittente in merito allo spiacevole episodio di alcuni giorni fa a Vibo Valentia, offende sul piano personale Vittorio Sibiriu: «A diciotto anni ancora con la macchinetta dei denti»

Toscani ci ricasca, a Radio 105 dà del “cretino” allo studente vibonese cui negò un selfie (AUDIO)
Il fotografo Oliviero Toscani

«A 18 anni ancora con la macchinetta nei denti». Quando la toppa è peggio del buco. Oliviero Toscani, il fotografo di fama internazionale, è intervenuto a Radio 105, durante il programma “Benvenuti nella giungla” per commentare l’episodio, arcinoto, che lo ha visto protagonista pochi giorni fa a Vibo Valentia.

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Ha rimarcato nuovamente le sue intenzioni e i suoi concetti, ma ancora una volta con garbo discutibile. Parole infelici nei confronti del giovane Vittorio Sibiriu, studente diciottenne che si è sentito dire “potresti essere un mafioso” per giustificare il diniego ad un selfie. «Avevo detto “ragazzi, niente selfie, perdiamo un’ora e mezza” – ha spiegato Toscani alla radio -. Ero felice di essere alla Camera di Commercio, anche i ragazzi. Avevo detto niente selfie, perché su Facebook i cretini sono in ordine alfabetico. Qualcuno insisteva di più, tra cui questo ragazzo qui. È riuscito ad entrare stranamente anche in un’area riservata».

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E quindi ha ricordato la singolare “giustificazione”: «“Non ci conosciamo neanche, potrei essere un gangster, o tu un mafioso. Non è bene per te”, ho detto. Non si diventa famosi facendo un selfie. Questo qua ha dimostrato di essere un cretino. Gli imbecilli fanno i selfie, non rompete i coglioni», ha insistito.

Secondo Toscani il tutto è avvenuto perché «quando ci becchi si offendono. Questo qua (riferendosi al giovane, ndr) ha poi montato un casino e dietro a lui in tanti a dire: “noi calabresi siamo i più belli, i più intelligenti, i più vituperati”. Ma chi ha mai pensato ai calabresi? Chi se ne fraga dei calabresi, dei lombardi e dei veneziani? A Siena ci sono le contrade, i senesi ce l’hanno con i lucchesi, i toscani coi romagnoli, gli italiani con i tedeschi. Sapete cos’è questa: violenza, guerre!».

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Chi se la prende perché «pensa che gli dai del calabrese per offenderlo è malato, pericoloso». Al messaggio di un ascoltatore, che paragonava il selfie all’autografo, un ricordo, Toscani ha risposto: «ma che ricordo di chi, non lo conosco neanche, ma vada a cagare». E poi la botta finale. «Ma chi vuole un ricordo con quello lì, a 18 anni ancora con la macchinetta dei denti. Vada dal droghiere a farsi i selfie. C’è un detto latino che dice “asinum asinum fricat” ovvero “un asino vuole strusciarsi con un altro asino”. Io non sono un asino, vadano a strusciarsi da un’altra parte».

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