sabato,Novembre 16 2024

Sbv, Princi: «La Regione non può intervenire, non rendicontate cospicue risorse»

La vicepresidente della giunta regionale auspica che la Guardia di Finanza possa fare presto chiarezza al fine di costruire un nuovo rapporto di fiducia, sottolineando che la Regione risulta tra i massimi creditori del Sbv

Sbv, Princi: «La Regione non può intervenire, non rendicontate cospicue risorse»
Una sala del Sistema bibliotecario vibonese e nel riquadro Giusy Princi

Non resta a guardare la vicepresidente della giunta regionale calabrese, Giusy Princi, e – assente alla scorsa riunione convocata dall’assemblea dei sindaci – fa conoscere ora la posizione della Regione Calabria in ordine alla situazione del Sistema bibliotecario vibonese, con “l’acqua alla gola” ed impossibilitato a funzionare per via dell’accumulo di debiti per quasi un milione di euro. Una situazione per la quale molti sindaci del Vibonese avevano invocato proprio un intervento della Regione Calabria, la quale però – per ragioni illustrate proprio dalla vicepresidente Giusy Princi – non può allo stato intervenire, mancando la rendicontazione delle spese sostenute in passato e dei finanziamenti sinora erogati. «La Regione Calabria – precisa la vice presidente Princi – è momentaneamente impossibilitata ad instaurare qualsivoglia rapporto giuridico amministrativo con l’Ente in quanto, nella citata pesante situazione debitoria del Sistema bibliotecario, al vaglio degli organi inquirenti, l’amministrazione regionale risulta tra i massimi creditori; l’esigenza di chiarezza amministrativa risulta, pertanto, propedeutica a qualsiasi azione tecnica e politica. L’assenza di rendicontazione da parte del Sistema Bibliotecario Vibonese di cospicue risorse già erogate dalla Regione, in conseguenza della quale sono stati assunti i decreti di revoca e relative ingiunzioni di pagamento, costituisce al momento una condizione pregiudiziale. C’è da considerare infatti che proprio la mancata rendicontazione impedisce alla Regione di avere contezza di come siano state gestite le risorse e se siano state utilizzate per i fini proposti. Ciò nonostante, all’ascolto e all’interlocuzione la Regione non è mai venuta meno. Proprio con il presidente Fabio Signoretta sono intercorsi numerosi incontri epistolari e verbali finalizzati a chiarire e documentare l’impiego delle risorse regionali trasferite al Sistema Bibliotecario Vibonese. Tuttavia la poca trasparenza gestionale dei finanziamenti ricevuti, che non si risolve con la mera e dovuta approvazione dei bilanci degli anni pregressi, non consente ad oggi al governo regionale di assumere una posizione diversa da quella espressa negli atti amministrativi pubblicati. Al di là che ogni eventuale finanziamento verrebbe pignorato proprio per la situazione debitoria in cui versa il Sistema Bibliotecario Vibonese, mi preme chiarire che la Regione ha l’obbligo di rendere conto alla Corte dei Conti in merito sia alla regolarità delle spese sostenute e dei finanziamenti erogati sia al recupero delle risorse oggetto di revoche. Sono fiduciosa – conclude la vice presidente Princi – che la Guardia di Finanza farà presto chiarezza affinché si possa costruire un nuovo rapporto di fiducia, trasparenza amministrativa e collaborazione come quella già riposta verso l’ente a cui la Regione ha, nel passato, affidato anche la gestione del polo regionale».

LEGGI ANCHE: Sistema bibliotecario vibonese, la politica regionale e nazionale di maggioranza risponde con le assenze

Sistema bibliotecario vibonese: è il giorno della verità e del “tavolo” istituzionale

Sistema bibliotecario vibonese, la politica chiamata a decidere sulle sorti dell’ente 

Articoli correlati

top