giovedì,Novembre 28 2024

Calcio violento nel Vibonese e aggressioni agli arbitri: condanna dall’Aiac provinciale

L’associazione degli allenatori, a nome del presidente Vincenzo Bruni, manifesta propone come segno di protesta l’inizio ritardato delle prossime partite

Calcio violento nel Vibonese e aggressioni agli arbitri: condanna dall’Aiac provinciale
Arbitro aggredito a calci e pugni a Fabrizia

A scrivere è il presidente dell’Aiac provinciale e lo fa a nome del Consiglio direttivo provinciale di Vibo Valentia. Vincenzo Bruni ritiene di rappresentare anche il pensiero di tutti i tecnici della provincia e con una nota esprime quindi “sdegno, rammarico e preoccupazione per gli episodi di violenza che si stanno verificando sui campi di gara soprattutto nei confronti dei direttori di gara, anche giovanissimi, non ultimo quello accaduto pochi giorni fa durante una partita di campionato Under 17”. Tali episodi sono rappresentativi di una società civile malata, ignorante e di bassa cultura e senso civico. Su tali devianze la parte sana della società civile e sportiva ha il dovere e l’obbligo morale di intervenire. Mi rivolgo pertanto agli allenatori sani, ai dirigenti responsabili e ai genitori affinché intervengano sui nostri atleti, giovani e meno giovani e in generale su tutti i tesserati, con l’obiettivo di educare tutti alla vera cultura sportiva e alla sana competizione. Il calcio è quello del divertimento e allora “in un mondo di volontariato, seppur con enormi sacrifici personali, familiari ed economici, la crescita e la formazione civica e culturale, e non solo sportiva, deve essere il nostro primario obiettivo. L’Aiac provinciale nel corso dei miei dodici anni di presidenza – afferma Bruni – ha puntato molto su corsi di formazione con professionisti del calcio, della psicologia e della medicina sportiva, sia in ambito giovanile che dilettantistico nei quali mai è mancato l’argomento intorno al rispetto delle regole e dei ruoli, l’educazione e, quando necessario, la repressione per situazioni fuori dalle regole”. Il consiglio direttivo Aiac Vibo Valentia ha analizzato profondamente il fenomeno “riconfermando con ferma convinzione la lotta alla violenza sotto ogni aspetto e, come segno di protesta, propone agli organi competenti di ritardare di cinque minuti l’inizio delle gare di settore giovanile, e di dieci minuti tutte le altre gare, dalla Serie D alla Terza Categoria, compreso il calcio a cinque e il calcio femminile in programma su tutto il territorio provinciale”. Mai e per nessun motivo “va messa a repentaglio l’incolumità dei direttori di gara che, come noi e i nostri ragazzi, hanno diritto al sano divertimento e alla sana competizione. Ci faremo inoltre promotori di un evento sportivo per dire no alla violenza nello sport”. Il direttivo ha quindi fermamente condannato, a tutela dell’immagine di tutto il movimento calcistico vibonese, azioni e comportamenti che, pur anche se messi in atto da pochi individui, risultano di una scelleratezza intollerabile. Esprimiamo quindi totale solidarietà a tutta la componente federale Aia di Vibo Valentia – conclude il presidente provinciale Aiac Vincenzo Bruni – offrendo la nostra disponibilità allo svolgimento di incontri di sensibilizzazione con società, atleti e tecnici affinché si debelli dai nostri campi questa vergogna”.

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