giovedì,Dicembre 26 2024

Tirocinanti, i sindacati annunciano proteste: «L’emendamento è stato accantonato»

Le sigle Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e Usb Fds scrivono ai deputati affinché sulla vertenza si faccia fronte comune

Tirocinanti, i sindacati annunciano proteste: «L’emendamento è stato accantonato»

«Per la vertenza dei tirocinanti calabresi i prossimi giorni saranno determinanti. Andrà in discussione, infatti, l’emendamento presentato alla Camera al Dl Milleproroghe che prevede una contrattualizzazione a 18 ore per 18 mesi con relativa copertura finanziaria annua di 40 mln di euro per chiudere la stagione dei tirocini che si ripetono da anni e riconoscere una dignità lavorativa piena agli oltre 4mila lavoratori che quotidianamente contribuiscono al funzionamento della macchina amministrativa nei Comuni, delle Asp, nelle Province, nelle scuole, ed in tantissimi enti pubblici e privati». Lo affermano i sindacati calabresi Nidil Cgil, FeLSA Cisl, UilTemp e Usb Fds aggiungendo: «Nei giorni scorsi, proprio in prospettiva della discussione dell’emendamento, le nostre sigle sindacali, che da mesi tengono alta l’attenzione sulla vertenza, hanno scritto una lettera aperta a tutta la Deputazione calabrese, perché su una problematica che coinvolge 4000 calabresi e le loro famiglie si sia capaci di fare fronte comune». I sindacati evidenziano: «La proroga dei tirocini è appesa ogni volta a difficoltà normative, economiche e politiche, oltre che al mancato riconoscimento del ruolo dei tirocinanti che ormai sono perfettamente integrati nelle attività degli enti che li ospitano da diversi anni. Se venissero meno negli enti 4mila unità di personale, oltre alle difficoltà di mantenere gli attuali livelli di servizi essenziali, vi sarebbero seri problemi di reddito per 4mila famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e di ordine pubblico. Dalle ultime notizie assunte da atti parlamentari, l’emendamento risulta essere stato accantonato, pare per problemi legati alle ristrette tempistiche di discussione, nonostante ciò la notizia ha investito oggi i lavoratori preoccupati per il loro futuro. Nidil-Cgil, Felsa Cisl, Uil Temp e Usb FdS rinnovano, quindi, il loro appello a tutte le forze politiche presenti in parlamento tramite i rappresentanti calabresi, al presidente Occhiuto, perché faccia valere il suo peso e all’Anci Calabria e si attivino i canali istituzionali a sostegno dell’emendamento». Intanto, le quattro organizzazioni sindacali, in continuità con quanto già organizzato nei mesi precedenti, preannunciano «lo stato di agitazione di tutti i tirocinanti in tutti gli enti, anche con momenti di astensione dalle attività, dal 12 al 15 febbraio proprio in concomitanza con la discussione del Disegno di Legge Milleproroghe al fine di mantenere accesi i riflettori sulla vertenza. La stagione – concludono- però potrebbe diventare ancora più calda: i lavoratori ed i sindacati sono pronti a forme ancora più incisive di protesta se l’emendamento non dovesse passare, proteste che andrebbero inevitabilmente a innestarsi nel prossimo periodo elettorale, senza sconti per maggioranza o opposizioni».

LEGGI ANCHE: Autonomia differenziata, Sposato (Cgil): «Può diventare una trappola mortale»

Immobiliare: gli stranieri cercano casa in Calabria

Lavoro, gli industriali vibonesi spiegano il paradosso calabrese a Dentro la Notizia

Articoli correlati

top