martedì,Novembre 26 2024

Maestrale: imprenditore ed ex assessore di Briatico passa ai domiciliari

E’ imputato anche nell’inchiesta Costa Pulita. E’ accusato di aver operato per conto del clan Accorinti nel settore della navigazione nell’agricoltura, nel controllo delle spiagge e dei villaggi sino ad avere rapporti pure con i Bonavita e il “locale” di ‘ndrangheta di Zungri

Maestrale: imprenditore ed ex assessore di Briatico passa ai domiciliari
La cipolla rossa di Tropea e nel riquadro Filippo Niglia
Filippo Niglia

Il Tribunale del Riesame di Catanzaro, in accoglimento del ricorso proposto dall’avvocato Giuseppe Bagnato, ha annullato l’ordinanza con la quale era stata applicata la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Filippo Niglia, di Briatico. Il 63enne è stato tratto in arresto nel maggio scorso per il reato di partecipazione ad un’associazione mafiosa nonché per i reati di tentata estorsione e illecita concorrenza avvalendosi del metodo mafioso e al fine di agevolare il sodalizio di appartenenza. Ad avviso degli inquirenti, Filippo Niglia – già in passato legato a Nino e Antonio Accorinti con i quali avrebbe gestito gli interessi della cosca nel settore della navigazione e imposto, in maniera monopolistica, il rifornimento di frutta e verdura nelle strutture turistiche della Costa degli dei – si sarebbe poi avvicinato ai Bonavita di Briatico e alla cosca Accorinti di Zungri continuando a svolgere un ruolo all’interno del sodalizio, partecipando alla spartizione mafiosa dello sfruttamento delle spiagge e condizionando illecitamente il settore della coltivazione e commercializzazione della cipolla rossa di Tropea, anche ponendo in essere specifiche condotte estorsive. Già nel dicembre scorso era intervenuta la Corte di Cassazione che, accogliendo i rilievi di legittimità sollevati dalla difesa, aveva annullato con rinvio l’ordinanza con la quale il Tribunale del Riesame aveva deciso a giugno di mantenere in carcere l’imputato, ordinando che venisse disposto un nuovo giudizio. Pertanto, sulla scorta della decisione del giudice di legittimità, il Tribunale del Riesame di Catanzaro, dopo aver annullato l’ordinanza genetica in ordine alla tentata estorsione e all’illecita concorrenza aggravate dalla mafiosità, nonché riqualificato il ruolo partecipativo di Filippo Niglia in concorso esterno, ha concesso all’imputato la misura degli arresti domiciliari. Nell’operazione Maestrale-Carthago il 22 gennaio scorso il gup distrettuale ha rinviato a giudizio Filippo Niglia (unitamente ad altri 187 imputati) dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia.

Filippo Niglia, Costa Pulita e la politica

Il Comune di Briatico

Filippo Niglia è attualmente anche imputato a piede libero nel processo nato dall’operazione Costa Pulita. Per lui la Dda l’11 gennaio scorso ha chiesto la condanna a 5 anni di reclusione. Da ricordare che Filippo Niglia ha fatto parte del Consiglio comunale di Briatico sciolto nel 2003 per infiltrazioni mafiose (amministrazione guidata all’epoca dal sindaco Costantino Massara). Dell’amministrazione guidata da Massara, l’imprenditore Filippo Niglia è stato anche assessore al Turismo, allo Sport ed ai Rapporti con il pubblico.Filippo Niglia il genero di Italo Greco di Briatico, pluripregiudicato per un triplice omicidio commesso a Capistrano negli anni ‘70, ucciso a sua volta con un fucile a canne mozze il 10 marzo del 1989 a Briatico. Filippo Niglia era quindi anche cognato di Nicola Greco (figlio di Italo), anche lui noto alle forze dell’ordine e a sua volta ucciso a Briatico il 7 aprile del 1996.

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