Oliviero Toscani inaugura la mostra “Razza umana” al Valentianum
L’appuntamento, in programma domani pomeriggio, sarà preceduto da una Lectio magistralis del famoso fotografo sulla creatività nell’ambito del ciclo di conferenza “Il mestiere dell’arte” promosso dalla Camera di commercio di Vibo Valentia
Si terrà domani, giovedì 20 ottobre, al Complesso del Valentianum a Vibo Valentia, l’utima giornata del ciclo di conferenze “Il mestiere dell’arte” che vedrà dalle ore 9 del mattino uno speech di Nicolas Ballario (Arthemisia Group) e Domenico Piraina (Direttore di Palazzo Reale di Milano).
Alle ore 17, poi, aperta a tutti i cittadini si terrà, in occasione dell’inaugurazione della mostra Razza Umana, una Lectio Magistralis del fotografo Oliviero Toscani dal titolo evocativo “La creatività è dall’altra parte del vento”: il grande fotografo, che ha cambiato il mondo della comunicazione con le sue fortissime immagini, racconta dei ritratti realizzati nelle piazze d’Italia e del mondo.
“Razza umana”, Oliviero Toscani espone a Vibo Valentia
Alle ore 19, la Camera di Commercio inaugurerà l’evento insieme a tutta la cittadinanza: Oliviero Toscani, il presidente della Camera di commercio Michele Lico e la direttrice del Museo Lìmen Donatella Romeo, taglieranno il nastro negli spazi dello storico Complesso che ospiterà la mostra fino al 20 novembre.
“Razza umana” di Oliviero Toscani è un progetto per scoprire le diverse morfologie, le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali della nostra penisola. Una ricerca sull’unicità delle diversità per scoprire che ciascuno di noi è un’opera d’arte ma, allo stesso tempo, appartenente all’unica razza esistente, quella umana: la mostra porta per la prima volta a Vibo Valentia decine di ritratti realizzati in ogni angolo del pianeta.
«Razza umana è uno studio socio – politico, culturale e antropologico – spiega Toscani -, fotografiamo la morfologia degli esseri umani, per vedere come siamo fatti, che faccia abbiamo, per capire le differenze. Prendiamo impronte somatiche e catturiamo i volti dell’umanità».