Bancarotta della Smecal a Ricadi, assolti Papaianni e la moglie
Non regge l’accusa dinanzi al Tribunale di Vibo Valentia per il 73enne già condannato in Rinascita Scott quale elemento di spicco del clan Mancuso
Il Tribunale di Vibo Valentia ha assolto dal reato di bancarotta fraudolenta della società Smecal con sede a Ricadi, Carmela Lopreste, e il marito Agostino Papaianni, 73 anni, entrambi di Coccorino di Joppolo. La società Smecal era stata sequestrata nell’ambito dell’operazione antimafia denominata Black money (dove per Carmela Lopreste e Agostino Papaianni il 18 febbraio 2017 era stata dichiarata la prescrizione dal reato di intestazione fittizia di beni) e poi era stata dichiarata fallita, mentre la contestazione di bancarotta fraudolenta risale al 2016. In particolare, Agostino Papaianni veniva ritenuto l’effettivo titolare della Smecal, mentre la moglie Carmela Lopreste sarebbe stata titolare di beni per oltre un milione di euro. Al termine delle argomentazioni difensive, esposte dall’avvocato Michelangelo Miceli per Carmela Lopreste e dallo stesso Miceli unitamente all’avvocato Francesco Manti per Agostino Papaianni, il Tribunale (presidente il giudice Grillone) ha assolto gli imputati. Agostino Papaianni in primo grado nel maxiprocesso Rinascita Scott è stato condannato a 20 anni di reclusione poiché ritenuto elemento di spicco del clan Mancuso.
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