mercoledì,Novembre 6 2024

Intimidazione all’azienda Callipo, le reazioni della politica

La vicinanza del mondo politico e associazionistico calabrese all’imprenditore: «Sicuri che non si farà sottomettere alla legge del ricatto»

Intimidazione all’azienda Callipo, le reazioni della politica
L'imprenditore Pippo Callipo si è candidato alla presidenza della Regione

Numerosi i messaggi di vicinanza all’indirizzo dell’imprenditore Pippo Callipo dopo il colpo d’arma da fuoco esploso da ignoti ai danni dei magazzini dell’azienda a San Pietro Lametino. Sull’episodio sono in corso indagini. Di seguito, la solidarietà del mondo politico e associazionistico calabrese.

Il sindaco Limardo: «La Calabria onesta al suo fianco»

Maria Limardo

«All’imprenditore Pippo Callipo giunga la solidarietà mia e di tutta la città di Vibo Valentia per la vile intimidazione subita. Un episodio che tutta la comunità non può che giudicare grave, c’è bisogno di respingere con forza avvenimenti inaccettabili di questo tipo». È quanto afferma il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, in seguito all’intimidazione subita nello stabilimento di San Pietro Lametino dal gruppo Callipo, i cui magazzini sono stati fatti bersaglio di colpi di arma da fuoco. «I calabresi onesti – conclude il primo cittadino – stanno dalla parte di Pippo Callipo e di tutti quegli imprenditori per bene che vogliono il progresso della nostra terra e provano disgusto dinanzi alla protervia mafiosa».

Di Bartolo: «Inqualificabile gesto»

Giovanni Di Bartolo, segretario provinciale Pd Vibo Valentia ha così commentato: «Esprimo vicinanza e solidarietà al Gruppo Callipo per la vile intimidazione subita contro una delle sedi aziendali. Un fraterno abbraccio a Pippo Callipo che, sono certo, dopo questo inqualificabile gesto, andrà avanti con ancora maggiore determinazione. Pieno sostegno all’azione delle autorità di pubblica sicurezza e delle forze dell’ordine, certi dell’impegno quotidiano nel contrasto all’aggressione criminale che insidia il tessuto economico e sociale dei nostri territori».

La condanna di Coldiretti Calabria

Viva solidarietà e sincera vicinanza all’azienda Callipo e al nostro socio Pippo Callipo per il vile e ignobile atto intimidatorio subito, nel magazzino di San Pietro Lametino viene espressa da Franco Aceto presidente Coldiretti Calabria e Fabio Borrello, presidente di Coldiretti Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia a nome di tutta l’organizzazione agricola. «Un gesto inqualificabile, e non è il primo, che colpisce chi lavora quotidianamente negli interessi della Calabria produttiva e onesta e dei cittadini. La Coldiretti Calabria – continuano i dirigenti –si pone come argine a questi tentativi inqualificabili che vogliono minare la serena convivenza e mandare segnali inquietanti che non bisogna sottovalutare e meritano grande attenzione. Sparare colpi di pistola contro un sito produttivo – proseguono – significa attentare al lavoro e alle possibilità di sviluppo. Le forze dell’ordine faranno chiarezza sulla vicenda. L’impegno è di isolare questi vigliacchi senza volto che vanno combattuti in nome di una Calabria tenace e forte che non si arrende in presenza di soprusi e intimidazioni».

Mangialavori: «Mai rassegnarsi»

«Massima solidarietà e vicinanza all’imprenditore Pippo Callipo per la vile intimidazione subita. Un’intimidazione che merita dura condanna e l’auspicio che le forze dell’ordine possano presto risalire agli autori ed assicurarli alla giustizia». È il messaggio del presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori. «So bene che il presidente Callipo non si farà minimamente intimorire, ma purtroppo non è la prima volta che episodi di questo genere accadono in suo danno. Non bisogna rassegnarsi, ma stare vicino a chi, come Pippo, lavora e dà lavoro ad una Calabria onesta».

Confindustria Vibo: «Imprese nel mirino»

Rocco Colacchio, neo presidente di Confindustria Vibo
Rocco Colacchio

«Con grande dispiacere, apprendiamo dell’ignobile attentato perpetrato ai danni della sede lametina dell’Azienda Callipo, un’impresa di spicco nel panorama calabrese. A nome del consiglio direttivo, degli associati e a titolo personale, desidero esprimere la più sincera e totale solidarietà». Queste sono le parole del presidente di Confindustria Vibo Valentia, Rocco Colacchio. «Questo grave e ignobile atto descrive drammaticamente il clima in cui le imprese del nostro territorio sono costrette a operare – continua -. È intollerabile che i rappresentanti dell’economia del nostro Paese siano presi di mira, uomini che rappresentano un vero presidio di legalità. La subcultura della sopraffazione continua a sperare di prevalere attaccando con viltà, arroganza e sopraffazione le persone oneste e civili. Nella certezza che venga fatta piena luce su questi fatti e che le forze dell’ordine conducano rapidamente a una conclusione delle indagini, la nostra associazione si unisce alla famiglia Callipo. Conosciamo la sua ferma convinzione di imprenditore che non arretra di un passo, affrontando ogni avversità, abbiamo la certezza che questa forza lo sosterrà anche in questa occasione».

Orrico (M5s): «Solidarietà e vicinanza»

«Esprimo solidarietà e vicinanza, umana e istituzionale, all’imprenditore Pippo Callipo per la vergognosa intimidazione subita presso una delle sedi aziendali del suo gruppo imprenditoriale». Lo afferma la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico. «Un gruppo – dice Orrico – che non solo rappresenta una cartolina delle capacità imprenditoriali della nostra terra, quanto si è sempre distinto per l’etica aziendale, l’impegno nella legalità, le iniziative di welfare con i propri dipendenti. Non è la prima volta – conclude Anna Laura Orrico – che provano ad intimidire l’amico Pippo Callipo. Come nelle altre vicende passate sono certa che, anche in questa circostanza, saprà continuare con maggiore determinazione ed impegno il suo prezioso lavoro».

Pd Calabria: «Atteggiamento criminale che mortifica questa terra»

Il Partito democratico della Calabria esprime solidarietà e vicinanza al Gruppo Callipo ed al suo fondatore, Pippo, per l’inquietante episodio criminale subito. «Filippo Callipo – dichiara il segretario regionale, Nicola Irto – ha sempre operato nel solco della lealtà nei confronti dello Stato, nessuna intimidazione potrà mai cambiare tale scelta, chiunque abbia pensato e concretizzato questa intimidazione ha fallito in partenza. Resta l’amarezza per un atteggiamento criminale che mortifica tutta la Calabria onesta ed operosa. Una piaga contro cui bisogna continuare a lavorare unitariamente affinché la cultura della legalità, di cui la storia del Gruppo Callipo è certamente un esempio, prevalga definitivamente».

La vicinanza della Vibonese calcio

«Condanna per quanto accaduto, ma soprattutto convinta vicinanza e solidarietà dall’U.S. Vibonese Calcio all’imprenditore Pippo Callipo, alla sua famiglia e a tutti dipendenti e collaboratori del gruppo Tonno Callipo per la vile intimidazione subita». È quanto scrive sui propri profili social la Vibonese.  

De Nisi: «Atti frutto della cultura del malaffare»

Francesco De Nisi

«Ancora un gesto insulso, deprecabile e contrario ad ogni logica di civile convivenza». Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, è vicino a Pippo Callipo dopo che ignoti, sabato scorso, hanno esploso diversi colpi di arma da fuoco contro un deposito – magazzino di San Pietro Lametino, appartenente al gruppo industriale del noto imprenditore vibonese. «Danneggiamenti e altri atti vandalici – aggiunge De Nisi – che sono frutto di una cultura della sopraffazione e del malaffare, non devono trovare più alcuna sponda e devono essere denunciati con forza e senza remore. Sono, infatti, sicuro che Pippo Callipo non si farà sottomettere dalla legge del ricatto, proseguendo con il suo luminoso cammino di lavoro, sacrificio, sviluppo e amore per la propria terra». Poi, nel confermare la propria solidarietà all’imprenditore, ribadisce «la piena disponibilità ad individuare, anche di concerto con i vari livelli istituzionali, percorsi congiunti utili a contrastare tali fenomeni» e conclude dicendosi certo «del proficuo lavoro delle forze dell’ordine per fare piena luce sulla vicenda».

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