Vibo, saldi partiti senza sprint ma ci sono buoni affari tra l’abbigliamento invenduto per il caldo
Il presidente di Confcommercio Vibo guarda al futuro del settore. Più punti di ristoro e nuovi parcheggi per non spegnere le luci sul corso
Sono partiti anche a Vibo Valentia i saldi di fine stagione. Nessuna ressa davanti alle attività commerciali di corso Vittorio Emanuele III, lungo il quale sempre più saracinesche sono state abbassate per effetto della crisi e dell’e-commerce che stanno mettendo a dura prova i negozi di prossimità. Ma c’è chi resiste. Commercianti storici ma anche giovani imprenditori che ancora credono nel settore e sperano in una inversione di rotta che possa far tornare la voglia di vivere la città con le luci dei negozi. «Quelle luci che mantengono vivi i nostri centri», dice il presidente di Confcommercio Salvatore Nusdeo, che traccia un primo bilancio dell’avvio della stagione dei saldi: «Una partenza timida, anche perché è coincisa con l’arrivo delle piogge che non ha invogliato molti ad uscire».
Il periodo natalizio, come ogni anno, ha fatto registrare una lieve ripresa delle vendite. Una tendenza che prosegue con i saldi. «In questo periodo – prosegue Nusdeo – si potranno fare buoni affari, anche perché molta merce è rimasta invenduta a causa delle alte temperature che non hanno incentivato gli acquisti. Penalizzato soprattutto il settore dell’abbigliamento. Ecco perché come categoria – ribadisce – abbiamo chiesto di posticipare l’avvio dei saldi a fine gennaio. Bisogna tenere conto dei cambiamenti climatici per non soffocare il commercio. Settore che già deve fare i conti con le vendite online. A questo si aggiungono l’inflazione e il caro energia che ha ridotto il potere di acquisto delle famiglie. Non possiamo fare morire il commercio. Sarebbe una sconfitta per tutti», ribadisce. «Il mio consiglio è quello di sostenere l’economia locale, i negozi sono il presidio delle nostre strade e un punto di riferimento delle città».
Sul progetto di rigenerazione urbana che interesserà molte zone della città, tra cui la contestata piazza Luigi Razza, il presidente di Confcommercio spiega: «Anche noi, come categoria, abbiamo manifestato preoccupazione per l’eliminazione di circa cento parcheggi. Il sindaco si è impegnata a rimodulare il progetto, assicurando nuove aree di sosta. Ora attendiamo di vedere le modifiche. Siamo a favore della rigenerazione urbana ma deve essere inserita in un progetto globale che prevede l’attivazione di mezzi pubblici, navette, nuove aree parcheggio. Senza questi servizi essenziali, si rischia lo spopolamento dei centri storici».
Ma come incentivare il commercio? La Confcommercio Vibo ha la sua ricetta: «Attraverso bandi regionali intendiamo promuovere il food, settore che non è sostituibile da internet. Attraverso la creazione di nuovi punti di ristoro – spiega – il corso potrebbe diventare più attrattivo a vantaggio anche delle altre attività commerciali». Poi la questione viabilità. Pochi gli agenti di Polizia municipale in una città che soffre l’assenza di parcheggi. «Attendiamo che il Comune assegni il servizio per le soste a pagamento. Le strisce blu vanno bene ma con disco orario che deve prevedere i primi 20 minuti gratuiti. Tra le richieste che abbiamo avanzato all’amministrazione comunale, anche quella di potenziare i controlli di polizia municipale. Vibo – conclude Salvatore Nusdeo – deve tornare ad essere una città ordinata e accogliente, capace di attrarre persone anche dai paesi limitrofi. Solo così potrà ripartire l’economia».