Botte all’ospedale di Soriano, insorgono i sindacati: «Situazione ormai insostenibile»
La segreteria provinciale del Nursind chiede «atti concreti per mettere in sicurezza chi lavora in prima linea»
«Vicinanza e solidarietà ai colleghi di Soriano Calabro, vittime di violenza, condanna il vile atto che offende la dignità di tutti gli operatori sanitari». Così la segreteria provinciale del Nursind Vibo Valentia. «Questa violenza gratuita – proseguono -, evidenzia ove ce ne fosse bisogno che gli operatori sanitari di tutti i profili, impegnati a prestare servizio in determinati contesti non solo operano in condizioni difficili ma subiscono continui atti di violenza gratuita». Il Nursind afferma che ha «più volte sollecitato gli organi preposti a ricercare soluzioni immediate per evitare i continui atti di violenza, più volte abbiamo richiesto una diversa pianificazione e organizzazione dei servizi di emergenza\urgenza, abbiamo più volte sottolineato che il sovraffollamento dei Pronto Soccorso, il fenomeno delle barelle sono l’anticamera delle aggressioni al personale sanitario. Nulla a nostro avviso è stato fatto in questa direzione, il personale diminuisce sempre di più e ai pochi rimasti vengono chiesti ulteriori carichi di lavoro». Poi il sindacato degli infermieri ci tiene a precisare che «le aggressioni crescono, ma nonostante tutto, grazie all’abnegazione degli infermieri e del personale sanitario tutto, pur in condizioni difficili si continua a lavorare per dare risposte a questo territorio dimenticato da tutti». Infine il Nursind chiede «atti concreti che mettano in sicurezza chi lavora in prima linea, ma anche nei vari contesti lavorativi dove le aggressioni, fisiche e verbali, non mancano, perché non siamo più disponibili ad accettare le criticità che viviamo nei presidi ospedalieri come routine quotidiana, non vi permetteremo di far passare situazioni diventate oramai insostenibili come una cosa “normale” questo non ve lo permetteremo». Anche l’Ordine delle Professioni infermieristiche (Opi), attraverso il suo presidente Stefano Moscato, interviene in merito alla vicenda ed esprime solidarietà all’infermiere e agli altri operatori sanitari aggrediti, auspicando un rapido intervento del Prefetto a cui «chiederà con urgenza un incontro, affinché il problema della violenza contro gli operatori sanitari diventi una priorità istituzionale». Moscato poi continua: «Siamo indignati e nello stesso tempo scoraggiati perché non vediamo una via d’uscita alla risoluzione del problema. È semplicemente vergognoso che non ci sia un minimo di tutela per coloro che svolgono una professione al servizio della salute del cittadino. Assistiamo quotidianamente ad aggressioni verbali e fisiche , che non possono essere più tollerate». Il presidente informa che l’episodio accaduto a Soriano è solo l’ultimo in ordine di tempo, dopo quelli registrati nel 2023 all’ospedale Jazzolino e al Penitenziario di Vibo Valentia e conclude affermando che «lo slogan della Giornata Nazionale contro la Violenza agli operatori sanitari #rispettachitiaiuta, deve diventare un monito per tutta la collettività, che deve condannare nella sua totalità queste ignobili azioni».
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