Mangialavori sui fondi “sottratti” al Vibonese: «Nessuno sgarbo, rapporti ottimi con Occhiuto»
Per il deputato di Forza Italia «nessun sindaco del Vibonese ha ancora sottoscritto gli accordi di programma»
di Massimo Clausi
«I miei rapporti con la Regione? Mi viene da ridere. Le dico che i miei rapporti con Roberto sono ottimi e sempre improntati ad uno spirito di massima collaborazione». Il deputato di Forza Italia, nonché presidente della commissione Bilancio, Giuseppe Mangialavori, getta acqua sul fuoco della polemica divampata sui fondi destinati ai Comuni del Vibonese. Stiamo parlando di fondi statali, 36 milioni di euro, stanziati a favore di 50 comuni grazie ad un emendamento inserito in finanziaria a firma proprio di Mangialavori. I fondi erano stati divisi in tre annualità (2023, 2024, 2025) da dodici milioni ciascuna. Poi la rimodulazione effettuata dalla giunta che ha inserito altri comuni nell’elenco dei beneficiari. Quanto basta per gridare allo sgarbo nei confronti del parlamentare che aveva presentato in conferenza stampa con grande enfasi la misura. Un’idea, questa dello strappo, rafforzata dalle recenti dimissioni dello stesso Mangialavori dal ruolo di coordinatore regionale degli Azzurri e dall’assenza dello stesso parlamentare dalla convention di luglio del partito che aveva visto come ospite d’eccezione il vicepremier Antonio Tajani.
Mangialavori: «Nessun sindaco ha sottoscritto gli accordi di programma»
Casualità, dice oggi Mangialavori. «Ma quale sgarbo… la rimodulazione non è stata fatta su impulso della giunta regionale, bensì del Mit, ministero competente, che aveva appunto chiesto di allargare i benefici ad altre province della regione. Per questo sono stati inseriti comuni del Cosentino e del Reggino». Un’operazione simile però non può essere a costo zero. Ma Mangialavori assicura che non c’è stato alcun definanziamento. «I fondi sono stati rimodulati per una percentuale irrisoria, stiamo parlando di tre milioni di euro, che sono stati recuperati tagliando un po’ di risorse a chi aveva avuto qualcosa in più. L’impianto complessivo dell’operazione però rimane invariato». Resta il problema di quei Comuni che avevano avviato procedure di gara basandosi sulle vecchie dotazioni. Anche qui il deputato forzista dà la sua versione. «Guardi che il problema è esattamente il contrario – dice -. Come ricorderà io i primi di dicembre avevo sollecitato i sindaci ad andare a sottoscrivere gli accordi di programma presso il Ministero almeno per i fondi della prima annualità. A quanto mi risulta ancora non l’ha fatto nessuno. Il problema allora è sfruttare questi fondi; dopo che in Parlamento abbiamo lavorato tanto per ottenerli sarebbe un peccato perderli». CONTINUA A LEGGERE QUI: Mangialavori e il mistero dei fondi sottratti al Vibonese: «Nessuno sgarbo, il vero problema è che i sindaci non sono pronti»