Casa della legalità devastata: la condanna della politica e delle associazioni
Il sindaco di Vibo Valentia, il consigliere regionale De Nisi e Libera esprimono solidarietà all'Associazione Valentia
“Massima solidarietà ai giovani dell’associazione Valentia, affidatari della Casa della legalità Piersanti Mattarella di Isola Capo Rizzuto, fatta oggetto di quello che non possiamo definire raid vandalico, perché è un vero e proprio raid mafioso”. Lo dichiara il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, che aggiunge: “Esprimo vicinanza all’associazione vibonese, così come a tutta la comunità di Isola, per un gesto che colpisce la Calabria sana che non vuole piegarsi al giogo mafioso, e che ripone la massima fiducia nelle forze dell’ordine affinché possano fare al più presto piena luce su quanto accaduto”. Sulla vicenda è intervenuta anche Libera di Crotone che ha affermato: “Ancora una volta dobbiamo leggere e parlare di Isola Capo Rizzuto per le azioni di pochi vigliacchi criminali mafiosi che, agendo nell’ombra, hanno devastato l’immobile destinato a diventare Casa della Legalità “Piersanti Mattarella”, immobile assegnato all’Associazione Valentia che vuole trasformarlo in un centro per l’educazione alla legalità, un luogo d’incontro per la comunità, quella comunità fatta di cittadini onesti che vengono infangati dalle azioni ignobili di pochi. Siamo, però, convinti – prosegue Libera – che tale atto non servirà ad altro che a rafforzare la volontà e la determinazione dei soci per mandare avanti con più forza il progetto di riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati sul territorio crotonese portando avanti con coraggio e determinazione il loro progetto, sostenuti da quella comunità che resiste, fatta di gente perbene che, nelle associazioni, nelle realtà laiche e religiose, o anche semplicemente assumendosi la propria responsabilità di cittadino, s’impegna per il bene del proprio territorio. Noi, naturalmente, insieme a tutta la rete di Libera Crotone, ci schieriamo senza esitazione con l’Associazione Valentia manifestando la nostra disponibilità ad essere al loro fianco e a sostenerli nella loro impresa, anche con azioni concrete di aiuto nel recupero e sistemazione dell’immobile. Perché il lavoro portato avanti da coloro che si assumono l’impegno di restituire alla comunità i beni confiscati alle mafie ha anche un altissimo valore simbolico; è il simbolo di un processo di riscatto, dell’avvio di una rivoluzione culturale, della reazione alle logiche mafiose. È per questo che chiediamo a tutti coloro che questa rivoluzione sentono di condividerla di far sentire la loro vicinanza e solidarietà all’Associazione Valentia”. E ancora, “un gesto barbaro cui si deve accompagnare la più decisa condanna” è quanto afferma Francesco De Nisi, consigliere regionale e segretario di Azione in Calabria, che stigmatizza con forza il gesto con cui ignoti hanno devastato l’edificio assegnato dall’Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità (Anbsc) all’Associazione “Valentia”, con sede a Vibo Valentia, destinato a diventare la “Casa della Legalità Piersanti Mattarella”. “È una violenza gratuita – aggiunge De Nisi – inaudita, materiale e morale che colpisce al cuore l’orgoglio dei calabresi onesti e lavoratori, impegnati quotidianamente a dimostrare che per questa terra un futuro lontano dalle logiche criminali e della violenza è possibile”. De Nisi, nel dirsi convinto che l’Associazione “Valentia” non arretrerà di un solo passo nel suo impegno civile a favore della legalità, ha parole di vicinanze per il suo presidente Antony Lo Bianco. “Non sarà il deprecabile episodio – evidenzia De Nisi – a macchiare l’impegno storico-culturale di un sodalizio la cui azione è impregnata di alti e nobili valori morali e sociali. Sono certo che contro la voglia di riscatto dei calabresi simili gesti non potranno sortire alcun effetto”.
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