Si è spento il maestro pittore tropeano Giuseppe Vitetta
Legato alla figura di don Francesco don Mottola, lascia una grande produzione artistica
Si è spento stamane all’età di 93 anni, a Certosa di Pavia, il maestro pittore tropeano Giuseppe Vitetta. La notizia ha subito fatto il giro del paese, lasciando increduli tutti i tropeani che hanno sempre amato le sue opere. Giuseppe Vitetta era nato a Tropea l’8 febbraio del 1930, dove ha sempre vissuto, operando all’interno del suo famoso studio di pittura in via Indipendenza 44. Dopo gli studi all’Istituto tecnico-commerciale di Vibo Valentia, Vitetta ha intrapreso il suo percorso artistico, dando ufficialmente inizio alla sua attività nel 1957 con la prima esposizione tenutasi proprio a Tropea. Il suo estro l’ha portato ad esporre le sue opere ovunque, in Italia e all’estero. Indelebili nei ricordi dei suoi concittadini, le mostre tenutesi negli anni anche a Milano, Pavia, Roma, Buenos Aires, San Ferdinando, Pizzo, Catanzaro. La sua arte ha fatto storia, tanto da essere annoverato in uno dei numeri del Catalogo nazionale di arte moderna Mds Cida Roma, una prestigiosa pubblicazione che raccoglie i maggiori artisti italiani contemporanei, tra pittori e scultori italiani e stranieri.
Assieme al maestro Vitetta fanno anche parte del Catalogo altri noti pittori quali il compaesano Ernesto Giroldini, Silvana Dell’Ordine, Carmela Calimera, Marianna Fusca ed altri. Tutta la produzione di Vitetta, dalla quale si evincono un animo sensibile ed un’educazione familiare assai profonda, trae origine dalla dottrina sacra. L’opera alla quale rimane indubbiamente più legato, e che esalta tutta la sua formazione cristiana, è “Il Cristo dei pescatori”, esposta a Tropea nel 1961 in una mostra d’arte fortemente voluta da don Francesco Mottola, allestita all’interno dei locali della “Casa della Carità”. Quell’opera in particolare, che vinse il primo premio con medaglia d’oro, suscitò profondi ricordi in Vitetta, da sempre legato alla grande figura di don Mottola. La sua ricca produzione artistica, sempre improntata alla fede e ai dettami di don Mottola, lo ha reso un vero e proprio strumento di Dio, portando in moltissime case dei tropeani “quadri-messaggio” che invitano a riflettere sulle sacre scritture. Delle sue opere, oltre alla devozione per San Rocco, San Francesco ed altri santi, restano anche i magnifici scorci di una Tropea oramai sparita, completamente cambiata. Paesaggi, come una fotografia, che raffigurano scenari selvaggi e romantici. I funerali del maestro pittore si svolgeranno venerdì 29 dicembre alle ore 15:00 presso la cattedrale di Tropea.
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