lunedì,Dicembre 23 2024

Piano di emergenza comunale, Lombardo: «No ad allarmismi e strumentalizzazioni»

L’assessore ai Lavori pubblici interviene sulle polemiche che hanno accompagnato il voto sull’adozione dello strumento di prevenzione dei rischi

Piano di emergenza comunale, Lombardo: «No ad allarmismi e strumentalizzazioni»

«In merito all’ordine del giorno sulla mancata adozione del piano di Protezione Civile presentato dal gruppo Pd e alle numerose dichiarazioni allarmistiche pubblicate dagli stessi e dal segretario cittadino Stefano Soriano, ci tengo a rassicurare la cittadinanza sul fatto che questa amministrazione già da mesi, più precisamente a partire dall’ Agosto 2015, si è messa in moto per la stesura del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile partecipato».

È quanto dichiara l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Vibo Valentia Lorenzo Lombardo, aggiungendo: «Il Piano di Emergenza rappresenta un indispensabile strumento per la prevenzione dei rischi e fondamentale nella gestione dei vari eventi calamitosi che possono accadere sul territorio comunale. Lo scopo principale della stesura di un Piano d’Emergenza Comunale, partendo dall’analisi delle problematiche esistenti sul territorio, è l’organizzazione delle procedure di emergenza, dell’attività di monitoraggio del territorio e dell’assistenza alla popolazione».

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Pertanto, «valutata l’importanza della creazione di un piano di emergenza, il programma di lavoro risulta parecchio articolato e si struttura in: acquisizione dei dati relativi al territorio e alla popolazione (come la necessità di effettuare un censimento delle persone anziane o affette da disabilità); individuazione degli scenari di rischio, nonché dei possibili scenari di vulnerabilità e pericolosità dipendenti da fattori antropici e naturali che insistono sull’area geografica in esame; elencazione e dislocazione delle risorse disponibili; definizione del modello di intervento. Attività queste che non dipendono esclusivamente dall’operato del Comune ma che sono il risultato di una sinergia tra più enti (dalla Protezione civile regionale all’Inps) che comporta una dilatazione delle tempistiche di realizzazione che non sempre riescono ad adeguarsi ai 90 giorni previsti dalla legge n.100 del 12 luglio 2012, tempistiche che comunque quasi nessun Comune d’Italia fino ad oggi ha mai rispettato proprio a causa della complessità dell’opera. Questa non vuole essere una giustificazione o un modo astuto per evadere dalle proprie responsabilità e prerogative, ma rappresenta la realtà dei fatti di cui ogni cittadino deve essere a conoscenza».

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A questo proposito, conclude Lombardo, «ritengo sia doveroso non creare ulteriore allarmismo e non continuare ulteriormente ad alimentare la lunga e sterile polemica che si protrae da giorni e che viene portata avanti da un’opposizione sempre brava a strumentalizzare e fare demagogia. Tant’è vero che quando erano loro a trovarsi dal lato della maggioranza, nel 2005, non si sono minimamente preoccupati di aggiornare il Piano di Emergenza che, già all’epoca, si presentava obsoleto. Al contrario, questa Amministrazione, in carica da solo un anno, prima ancora della presentazione del punto all’ordine del giorno sulla questione, aveva già provveduto a mettersi all’opera per aggiornare il suddetto Piano di Emergenza. Tuttavia, forse per mancanza di conoscenza delle carte, il che sarebbe parecchio grave, o semplicemente per accaparrarsi il consenso popolare per il merito di una proposta su un qualcosa che si trova da qualche mese in corso di realizzazione, il gruppo di opposizione ha comunque ritenuto “fruttuoso” creare polemiche inutili e alimentare allarmismo e disinformazione».

 

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