Rientri in Calabria, che salasso per i fuorisede vibonesi: prezzi alle stelle e viaggi da incubo
Biglietti introvabili, cifre da capogiro. Per un viaggio in aereo costi dai 140 ai mille euro, in treno oltre 300 euro per una sola andata. L’alternativa “economica” in bus e i tempi biblici, dalle 10 alle 15 ore, per arrivare a destinazione
Un esercito di fuorisede di stanza al Nord pronto a rientrare in terra calabra in occasione delle festività natalizie. Centinaia e centinaia di vibonesi dimoranti, per studio o per lavoro, nelle regioni settentrionali da settimane sono alle prese con l’organizzazione dei viaggi. Treno, aereo, bus, auto. Ci cercano le soluzioni più adeguate alle possibilità economiche e alle esigenze personali e familiari per potersi ricongiungere con i paesi d’origine. A preoccupare sono soprattutto i prezzi dei biglietti che, specie in vista delle ricorrenze più attese, tendono a lievitare. Non tutti infatti, riescono a programmare gli spostamenti mesi prima per impegni lavorativi o universitari. Così, a meno di due settimane dal Natale, la ricerca del risparmio diventa un’ardua impresa. Una missione impossibile.
Aerei, quali alternative?
Per chi desidera raggiungere le località del Vibonese, l’aereo rientra tra i mezzi relativamente più veloci per i rientri. Considerata la vicinanza con l’aeroporto di Lamezia, è proprio lo scalo catanzarese il più gettonato. Con compagnia low cost, un volo Bologna-Lamezia, per la giornata del 21 dicembre e prenotato circa due settimane prima del Natale, costa (in base all’orario del viaggio) dai 140 ai 350 euro. Più “economico”, si fa per dire, la tratta da Malpensa. I prezzi oscillano dai 140 ai 160 euro nelle medesime date.
Meno cari i rientri post Epifania, parliamo di cifre dai 92 ai 150 euro. Le altre compagnie aeree? Cifre da capogiro. Consultando on line e facendo una rapida ricerca per un volo da Torino a Lamezia Terme parliamo di cifre che raggiungono e superano le 500 euro. E le sorprese non finiscono. Per spostarsi da Roma a Reggio Calabria, ad esempio, i prezzi superano ogni immaginazione. Anche mille euro per la tratta. Per una famiglia, in un periodo così difficile, dal punto di vista lavorativo e sociale, si tratta di somme difficilmente spendibili. A tali costi, bisogna aggiungere ulteriori spese per poter raggiungere Vibo o i paesi limitrofi.
Treni e auto
Con il Frecciarossa, da Torino Porta Nuova a Vibo Valentia-Pizzo, cifre intorno ai 350 euro (in esaurimento in data 10 dicembre 2023) con un cambio a Bologna. Con medesimo mezzo, da Milano Centrale alla stazione vibonese, con un viaggio di poco meno di 9 ore, 330 euro. Con Italo, previsti scontri fino al 30% per l’acquisto di ticket e partenze dal 19 dicembre, ma restano disponibili sono i biglietti per 18 e 19 dicembre (prezzi relativamente bassi intorno ai 110 euro, solo andata). Non acquistabili quelli dal 20 al 24 dicembre. Tante famiglie, visti i prezzi improponibili, scelgono di muoversi con auto propria andando ad affrontare un viaggio che attraversa l’Italia da Nord a Sud. Partendo dalla Lombardia, senza intoppi, code, incidenti, si prevede un viaggio di 11-12 ore. I costi? Con partenza dalla Pianura Padana, destinazione Vibo, si spendono 50 euro di pedaggio (Mantova-barriera Salerno). Per il carburante, i prezzi negli anni sono aumentati. Si passa dai 90 euro delle precedenti stagioni ai 130 euro per una macchina diesel. Circa 360 euro, per andata e ritorno escludendo eventuali soste in hotel per alleggerire la trasferta e acquisti (bibite o panini) presso autogrill lungo la rete autostradale.
Il bus
Tra i mezzi più usati, soprattutto dagli universitari, il bus. Partire il 22 dicembre con una nota compagnia di trasporto su gomma, la rotta Roma-Vibo, con un cambio, costa circa 80 euro. Più care e ormai introvabili, i ticket viaggio Milano-Vibo, circa 139 euro e 15 ore di viaggio (senza cambio). Firenze-Vibo, quasi al completo. Cifre? Intorno ai 100 euro. Posti ancora disponibili per il 21 dicembre. Come prezzi, una media dei 105/109 euro. Spesa più alta per i residenti a Torino, i biglietti arrivano a costare anche 160 euro (22 dicembre, un cambio). Da Modena a Vibo, viaggio di oltre 15 ore (senza la variabile ritardi), prezzi intorno ai 126 euro con un cambio a Cosenza. Numeri e cifre che fanno riflettere.
La posizione di Federconsumatori
Sul tema, proprio nei giorni scorsi, Federconsumatori Calabria ha analizzato la situazione per quanto concerne i viaggi in bus. Si tratta del mezzo spesso scelto in alternativa a treni e aerei per il minor prezzo ed anche perché, laddove carenti le interconnessioni con i Comuni dell’entroterra ed i principali scali, li è più facile raggiungere la destinazione. «Nell’ambito della più ampia indagine più dell’Onf – Osservatorio nazionale Federconsumatori, su diverse tratte nazionali sono stati rilevati forti rincari sulle tariffe dei bus nella settimana attuale e le settimane tra Natale e Capodanno. Abbiamo estrapolato la tratta verso Reggio Calabria quale esempio eclatante delle distanze e dei costi dei collegamenti Nord-Sud, destinazione di tanti studenti, lavoratori pendolari e calabresi residenti fuori regione. Le differenze di costo rilevate sono notevoli ed arrivano sino al 324% in bus, +272% in aereo, +191% in treno». La presidente del sodalizio, Mimma Iannello, ha sottolineato che il sodalizio ha segnalato all’Agcm, a Mr. Prezzi e all’Art le pratiche tariffarie adottate dai vari gestori chiedendo le opportune verifiche e le eventuali sanzioni. Ad oggi, la situazione resta caotica tra offerte inadeguate, aumenti folli, differenze tariffarie per lo stesso mezzo da un giorno all’altro, stazioni che chiudono e viaggiatori costretti a comprare dalle agenzie i biglietti con maggiorazioni di costi, offerte di viaggio esaurite un mese e mezzo prima del Natale e ritardi costanti.
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