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Elisuperfici notturne: il M5S chiede il motivo dell’esclusione di Vibo ma al Comune non lo sanno

I consiglieri comunali Santoro e Pisani hanno presentato un'interrogazione per capire quale ragione ha portato a non scegliere un sito della città capoluogo che aveva ricevuto l'idoneità per la base di atterraggio

Elisuperfici notturne: il M5S chiede il motivo dell’esclusione di Vibo ma al Comune non lo sanno
Domenico Santoro

La realizzazione di una rete di elisuperfici idonee al volo notturno per la gestione del servizio di elisoccorso sul territorio della regione Calabria, che nel dettaglio conta il mancato inserimento della provincia di Vibo Valentia tra le basi d’atterraggio dell’elisoccorso, avanzate e notturne, è stata una delle interrogazioni a firma dei consiglieri comunali del M5S, Domenico Santoro e Silvio Pisani, discussa durante l’ultimo Consiglio comunale a Vibo, in modalità question time. I due pentastellati hanno chiesto chiarimenti al vicesindaco Pasquale Scalamogna parlando di “grossa sottovalutazione dell’importanza della questione perché i cittadini di Vibo Valentia non sono di “Serie B”. E ci sembra improbabile che in tutto il territorio vibonese non sia stato trovato un luogo idoneo”. L’argomento trattato dai consiglieri riguarda il progetto per le elisuperfici idonee allo stazionamento – rimessaggio degli automezzi e all’alloggiamento del personale addetto al servizio; elisuperfici avanzate e strutturate per consentire anche il volo notturno ed elisuperfici semplici per assicurare atterraggio e decollo in condizioni di emergenza.

Pasquale Scalamogna

Il componente della giunta comunale, Pasquale Scalamogna, ha replicato agli esponenti pentastellati affermando che “lo scorso 23 settembre è stato eseguito con i tecnici della Regione Calabria un sopralluogo presso lo stadio Luigi Razza di Vibo per verificarne la momentanea l’idoneità che era stata attestata visto che il campo da gioco è dotato di un adeguato impianto di illuminazione”. Ma da allora nessun’ altra comunicazione da parte della Regione fino all’ufficialità dell’elenco delle 14 postazioni calabresi in cui Vibo Valentia non era presente”. Una notizia che ha destato “non poco stupore” anche allo stesso Scalamogna soprattutto perché “non è pervenuta al Comune alcuna comunicazione su eventuali motivi ostativi relativi allo stadio di Vibo. Dalle informazioni prese – ha proseguito il vicesindaco – è emerso che la momentanea esclusione risiederebbe nelle criticità dell’impianto di illuminazione che quel giorno non era emersa, in quanto a causa dell’insufficienza dell’attuale alimentazione elettrica, nei casi in cui in condizioni di partire in notturna, è necessaria la presenza di un gruppo elettrogeno del quale la vibonese non è provvista”. Pertanto, Scalamogna ha annunciato l’intenzione di chiedere che venga “fornita ufficialmente dalla Regione la comunicazione che cristallizzi le problematiche riscontrate per affrontarle e risolverle, in modo tale che l’impianto sportivo possa essere momentaneamente utilizzato come postazione di elisoccorso”. Infine ha ricordato che il 31 luglio 2023 si è dato il permesso a costruire le opere a corollario dell’ospedale di Vibo, per un costo di 15 milioni di euro, che prevedono anche la pista di elisoccorso: “I lavori sono in via di esecuzione e a breve credo che essa sarà pronta”, ha concluso il vicesindaco. per nulla soddisfatto della risposta il consigliere Domenico Santoro il quale ha evidenziato “l’insufficienza politica della città di Vibo a livello regionale” e chiesto la ragione per la quale il Comune non ha impugnato il provvedimento di esclusione visto non era motivato”.

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