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Soriano sempre fra le big del torneo e Mimmo Varrà rivolge un plauso a tutto l’ambiente

Nel campionato di Eccellenza continua il momento felice della squadra di Giovinazzo, arrivata al 12° risultato utile consecutivo. Ecco l’analisi a tutto tondo del dg rossoblù

Soriano sempre fra le big del torneo e Mimmo Varrà rivolge un plauso a tutto l’ambiente

Secondo posto in classifica, davanti a formazioni date per favorite alla vigilia. Dopo tredici giornate è ancora il Soriano la principale antagonista del Sambiase in corsa per la promozione in Serie D. Una categoria che solo a pensarci fa venire i brividi, in una piccola, ma solida realtà abituata, negli anni passati, a guardarsi sempre alle spalle. La squadra rossoblù si ritrova con ben 10 punti in più rispetto alla scorsa stagione, servita a tutti per capire come migliorare e poter fare il salto di qualità. Adesso ecco una compagine autoritaria, che sa il fatto suo, in grado di soffrire quando occorre e di colpire quando c’è la possibilità di farlo, creandosi le condizioni per primeggiare. Con 12 risultati utili di fila il Soriano prosegue quindi il suo momento felice e colui il quale ha costruito questo bel giocattolo, il direttore generale Mimmo Varrà, fa un’analisi a tutto tondo, partendo dalla recente gara vinta contro il Bocale.

Una gara intensa

Il dg rossoblù rende onore agli sconfitti: «La formazione reggina mi ha ben impressionato. Se avesse pareggiato, non avrebbe rubato nulla e devo riconoscere che è stata allestita una gran bella squadra. Noi, però, eravamo in crescendo, come ci succede spesso, e proprio in questa fase loro sono rimasti in dieci. Al di là del risultato finale, da ambo le parti posso dire di aver visto una bella partita, molto bene interpretata anche tatticamente». La scorsa estate ha giocato d’anticipo, stupendo anche un po’, per la scelta ricaduta su Peppe Giovinazzo, il quale ha fatto bene in passato in carriera, ma proveniva da qualche stagione non esaltante. «Sono andato dritto su di lui, perché so il valore del mister e anche del fratello Natale. Io non guardo il curriculum, per quanto quello di Giovinazzo sia comunque di un certo rilievo. Principalmente si deve creare un rapporto di fiducia e guardo prima tutto all’aspetto umano e poi a quello tecnico. Sono andato sul sicuro e sapevo che non avrei sbagliato. Anzi, senza presunzione, nel corso della mia carriera, non ho mai fallito sulla figura del tecnico, che ritengo fondamentale». Quindi ecco un plauso al prof. Scionti: «Ancora una volta abbiamo chiuso in crescendo e ovviamente non può essere un caso. Pure in questa circostanza parliamo di un preparatore di grande spessore». Un plauso allo staff allora «anche perché ha saputo far fronte alle assenze, oltre ad aver dato una precisa impronta alla squadra».

Alla ricerca di un preparatore dei portieri

L’abbraccio di Alfredo Tedesco domenica scorsa «mi ha commosso: è un mio uomo di fiducia ed è uno che sa il fatto suo. Ma per motivi di lavoro non può più essere dei nostri e mi dispiace. Lo saluto anche pubblicamente in maniera affettuosa e lo ringrazio per ciò che ha fatto per me e per il Soriano». Adesso si è alla ricerca di un preparatore dei portieri. Non è da escludere che Varrà ricorra al “giaguaro” Giacobbe, altro elemento con il quale ha lavorato spesso in passato. «Sto valutando varie opzioni – dice in merito il dg rossoblù – e a breve comunicherò la scelta». A proposito di staff «fatemi ringraziare pubblicamente anche Pasqualino Guido, il tecnico della Juniores, e il collaboratore Gabriele Galati, che è stato spesso al mio fianco: è una persona che si spende tanto e che dà il proprio contributo alla causa».

Assenze, squadra e mercato

Acosta e Fioretti torneranno a gennaio «ma intanto li ringrazio per come stanno mostrando vicinanza alla squadra. Si è formato un gruppo unito e certi segnali li raccolgo con piacere. Da Clasadonte, che ha preso per mano la squadra, a Raso, calciatore che finisce le gare in crescendo e che meriterebbe almeno la Serie D, tutti stanno facendo ottime cose. Li ringrazio di cuore, anche a nome della società, ma li invito a insistere». Soriano che vola nonostante le assenze. Ancora una volta il dg rossoblù non ha sbagliato un colpo con l’innesto di Pertierra e Straccia, che si aggiungono ai colpi estivi, adesso da tutti ammirati. Ma è previsto un colpo in attacco? «Non mi serve nessun centravanti, anche perché fra poco torna il bomber per antonomasia del torneo. Fioretti ha già dimostrato di essere micidiale. E poi piena fiducia in Ocampo: lo scorso dicembre, quando lo mandai in prestito al Rosarno in Prima categoria, gli ho spiegato che lo facevo per consentirgli di adattarsi meglio al nostro calcio, ma che lo avrei ripreso se lui avesse fatto bene. Anche in questo caso ci ho visto giusto».

Quindi dal mercato è possibile un solo intervento per rimpiazzare il partente Tutino: «È stata una sua scelta quella di andare via. Con noi ha sempre avuto un comportamento esemplare e lo ringrazio per quanto ha fatto nei mesi trascorsi a Soriano. Mi dispiace solo che nei momenti in cui avrebbe potuto trovare maggiore spazio, qualche problema fisico gli ha impedito di scendere in campo». Ed ancora: «Aspettiamo il rientro di Acosta e Fioretti, ma intanto ci fa piacere aver ritrovato Guerrisi: nella mezzora contro il Bocale ha fatto subito rivedere ciò di cui è capace». Infine, sul mercato, aggiunge: «I colpi ce li abbiamo in casa, perché ci sono in rosa under come Casile e Giurlanda, per esempio, in grado di fare la differenza».
«La mia dirigenza – afferma Varrà – si conferma esemplare sotto tutti i punti di vista. Fra le tante cose positive c’è quella relativa al fatto di essere al terzo mese di attività e di aver mantenuto gli impegni presi con tutti i calciatori. Ma il Soriano agisce sempre così e quindi va bene». Per quanto riguarda il pubblico «ringrazio coloro che ci hanno sostenuto anche contro il Bocale. Ho visto un tifo ben organizzato che ha aiutato la squadra e l’ha incitata fino alla fine. Piuttosto ne approfitto per scusarmi con i tifosi, quando hanno invocato il mio nome. Preso dalla tensione della partita non ho risposto per come avrei voluto. Ma grazie di cuore, anche se con me basta un semplice sguardo. L’importante è che i nostri sostenitori siano vicini alla squadra e incitino i calciatori». Domenica, però, a Rende non ci potrà essere un seguito di tifosi perché la gara si giocherà a porte chiuse: «Dispiace non poter contare sul sopporto dei nostri fan, ma non è colpa del Rende, società con la quale ci sono cordiali rapporti». Il Soriano, pertanto, ritroverà il suo pubblico sabato 16 dicembre, in occasione dell’anticipo con il Brancaleone.

Il campionato

Si conferma una Eccellenza complicata «nella quale il Sambiase sta dimostrando di essere la squadra da battere anche se Vigor e Cittanova saranno protagoniste fino alla fine». Un campionato «molto complicato, equilibrato, ricco di insidie. Non a caso ci sono appena cinque punti fra la zona play off e quella play out. Faccio un esempio: la Palmese, che è sestultima, per quella che è una classifica bugiarda per i neroverdi, in quanto avrebbero meritato qualcosa in più, è stata comunque in grado di pareggiare con Sambiase e Cittanova». E il Soriano? «Siamo lì, stiamo bene e ci divertiamo. Non abbiamo assilli particolari, ma io voglio sempre di più dalla mia squadra. Non ci poniamo limiti. Dobbiamo solo continuare su questa strada, per far bene, con tanto scrupolo negli allenamenti e applicazione massima in partita». La lunga chiacchierata con Varrà termina con una considerazione sul proprio lavoro all’interno del Soriano. Il carattere è sempre quello, e ovviamente non cambia, quindi le incazzature sono frequenti nel momento in cui nota qualcosa che non funziona. Però la sua presenza è servita per cambiare passo, per salire di livello, in ogni settore. «Io sono di passaggio – spiega Mimmo Varrà – ma interpreto il calcio secondo delle regole ben precise, per cui nel mio passaggio, devo comunque lasciare qualcosa alla società per la quale opero, perché se ognuno ci facessimo i fatti propri, guardando al solo tornaconto personale, allora non si sarebbe di aiuto alla crescita del club. Questo è un aspetto per me fondamentale: siamo all’interno di una società di calcio, il che significa proporre idee, migliorare, confrontarsi, individuare i punti critici e i problemi da risolvere. Bisogna operare con efficacia in ogni settore. Io credo di aver tracciato una linea da seguire e che questo lavoro sia di aiuto per il Soriano, per crescere adesso e per migliorarsi in futuro, a prescindere dalla mia presenza o meno. Sono grato a tutti i dirigenti per l’affetto e la vicinanza che stanno dimostrando a me e alla squadra. Ci siamo tolti tante soddisfazioni e non è certo finita. Abbiamo tante belle cose da realizzare, tutti assieme, finalmente sul nostro campo e davanti alla nostra gente».

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