Referendum costituzionale, Forza Italia Vibo ingrossa il fronte del “No”
Nasce un nuovo comitato di opposizione alla riforma voluta dal governo Renzi. A promuoverlo i coordinamenti cittadino e provinciale del partito azzurro. Sarah Sibiriu la referente
Si è tenuta oggi, 1 ottobre 2016, al 501 Hotel di Vibo Valentia, la conferenza stampa di presentazione del Comitato per il “No” di Vibo Valentia promosso da Forza Italia in relazione alla prossima consultazione referendaria per le riforma costituzionale.
La conferenza si è aperta con i saluti di Sarah Sibiriu, referente del Comitato per il “No”, agli ospiti presenti ed in particolar modo ai vice coordinatori provinciali di Forza Italia, Raffaele Manduca e Tonino Daffinà, e al coordinatore cittadino di Forza Italia Vibo Valentia Giulio Capria.
Questi ultimi hanno rimarcato «la valenza politica del No al referendum ribadendo come il quesito referendario sia stato trasformato dallo stesso Renzi in una vera e propria questione di fiducia verso il presidente del Consiglio e il ministro Boschi. In quest’ ottica, quindi, Forza Italia non poteva non raccogliere la sfida politica ed impegnare tutte le sue risorse per evitare che il presidente del Consiglio faccia scempio della Costituzione al solo fine di farsi propaganda politica».
A seguire l’intervento di Sarah Sibiriu che ha sottolineato che «questo comitato nasce dalla volontà di dar voce alle esigenze di protesta del centrodestra vibonese nei confronti di una riforma costituzionale confusionaria ed inefficiente sotto il profilo tecnico giuridico e, comunque, foriera di conseguenze politiche dannose per il nostro Paese».
Aggiungendo che «la carta costituzionale attualmente in vigore si contraddistingue per il grande equilibrio esistente tra organi e poteri dello Stato ed è il frutto del sapiente lavoro dei Padri costituenti che seppero contemperare le diverse e contrapposte esigenze delle forze politiche responsabili della rinascita del nostro Paese dopo lo sfacelo della II Guerra Mondiale. Questa riforma quindi annichilisce e svilisce il lavoro che fu compiuto e accanto alla disintegrazione del Senato, che viene svuotato di qualsivoglia potere legislativo ma la cui macchina burocratica amministrativa viene mantenuta, questa raffazzonata riforma opera anche uno svilimento delle Regioni e del principio di rappresentanza parlamentare. Infatti – ha concluso – non possiamo sottacere gli effetti negativi della cosiddetta norma vampiro e dell’ Italicum che sono legate alla riforma da un vincolo imprescindibile».
Tra i presenti anche i membri dei coordinamenti giovanili cittadino e provinciale, la responsabile provinciale del Dipartimento diritti umani e libertà civili, Anna Maria Giofrè, e il responsabile provinciale del dipartimento giustizia Olivier Russo.