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Viabilità da incubo, la strada San Cono-Potenzoni e la rabbia dei residenti: «Isolati e abbandonati»

I cittadini delle frazioni di Cessaniti e Briatico riaccendono i riflettori sulle condizioni dell’arteria stradale: «Un chilometro di voragini e pericoli, attendiamo interventi da anni»

Viabilità da incubo, la strada San Cono-Potenzoni e la rabbia dei residenti: «Isolati e abbandonati»

«La strada è intransitabile. Ci sentiamo abbandonati da tutto e da tutti». C’è rassegnazione ma anche rabbia. I cittadini si sentono “traditi” dalle istituzioni, incapaci, dopo anni e anni, di risolvere una problematica che non solo incide sulla sicurezza degli utenti che transitano, ma anche sull’impoverimento dei paesi, sempre più isolati e sempre più svuotati. Fino a un decennio fa, tra San Marco e San Cono non mancavano piccole attività commerciali. Fornivano servizi, lavoro. In piccolo, consentivano a diverse famiglie di tirare avanti. Ora, non è rimasto quasi nulla. Una migrazione dovuta anche alle condizioni in cui versano le arterie stradali. Tra queste, la completa impraticabilità della strada che collega San Cono, frazione di Cessaniti a Potenzoni, frazione di Briatico. Qui fenomeni di dissesto idrogeologico sommati a ondate di maltempo con episodi alluvionali, hanno disintegrato la strada provinciale, oggi ridotta a mulattiera.

Le immagini parlano chiaro: «Le voragini sono profonde ed estese – commentano i cittadini- il passaggio è sempre un rischio per gli utenti. È passato molto tempo. Gli appelli della comunità sfociarono finanche nella consegna delle tessere elettorali in Prefettura. E cos’è cambiato? Nulla». Ma non è solo il passaggio dei cittadini a destare preoccupazione: «La strada è off limits per il transito dei mezzi di soccorso, oppure forze dell’ordine». Con il risultato che, in caso di emergenze sanitarie o pubbliche, lo stato dell’arteria rallenta gli interventi. Il disagio è molteplice: «Eppure stiamo parlando di un chilometro di strada. Possibile che non si possa addivenire ad una soluzione?», rimarcano i membri della comunità che, in più di una occasione, si sono adoperati con mezzi propri per un parziale ripristino: «Davvero per noi si tratta di una strada di vitale importanza. Negli anni addietro abbiamo cercato di ripararla con il contributo delle famiglie di San Marco e San Cono. Adesso qualsiasi intervento sarebbe impossibile, è malmessa».

Mentre i mesi continuano a trascorrere e i paesi si avviano ad affrontare un’altra stagione invernale, il pensiero delle comunità non muta: «Dalla Provincia qualche rassicurazione c’è stata, speriamo sia la volta buona. Di certo non puntiamo il dito contro nessuno. Lo sappiamo che non si tratta di lavori semplici e il ripristino dell’arteria richiederà interventi massicci e al contempo spese economiche non indifferenti. Tuttavia la situazione è diventata insostenibile. Ci auguriamo che il 2024 porti qualche positiva novità e che le parole non cadano nel dimenticatoio. Siamo davvero stanchi di essere trattati come cittadini da terzo mondo. I nostri piccoli paesi, che rischiano di scomparire, meritano più attenzione».

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