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Tropea, premiati i vincitori della IX borsa di studio di LaboArt

Ecco a chi sono andati i riconoscimenti per le categorie "Vissi d'arte, vissi d'amore - Manuela Pugliese", "Miglior interpretazione" e "Miglior testo"

Tropea, premiati i vincitori della IX borsa di studio di LaboArt

La IX borsa di studio “Vissi d’arte, vissi d’amore – Manuela Pugliese”, organizzata da LaboArt, è stata vinta dalla 14enne Giulia Andiloro la quale, per il suo provino, ha declamato una commovente poesia sulla guerra di Bertold Brecht. La menzione speciale per “Miglior testo”, invece, è andata ad Andrea D’Agostino, il quale ha scritto di suo pugno una riflessione sul rapporto che intercorre tra il corpo e la mente. Altra menzione speciale, quale “Miglior interpretazione”, è stata poi conferita a Claudia Minutolo, anche lei impegnatasi a mettere in scena un suo testo che indaga il suo rapporto con il buio e tutto ciò che implica a livello allegorico. «Claudia – hanno fatto sapere gli organizzatori dell’evento -, è stata anche una delle due vincitrici della borsa di studio “Costruisco il mio presente” assieme a Marianna Stumpo, che ha presentato al provino l’iconica poesia di Cristina Torre Càceres sulla violenza di genere. Un plauso speciale va fatto anche a Giovanni Carone ed Ornella Daja, che nonostante il grande impegno profuso non sono riusciti a ottenere un riconoscimento. La selezione dei vincitori – hanno aggiunto -, si è svolta il 24 novembre a porte chiuse e i partecipanti hanno potuto confrontarsi con le proprie paure e con la propria ansia da palcoscenico. I candidati hanno dovuto scrivere o scegliere un brano tra un monologo, una poesia o un testo teatrale da mettere in scena. Il secondo e non meno importante passaggio della selezione, è stato il colloquio motivazionale che i partecipanti hanno dovuto effettuare di fronte alla giuria – formata dalla presidente di LaboArt Maria Grazia Teramo, Francesco Carchidi, Domenica Mamone e Francesca Mamone -. Il criterio della selezione dei vincitori non si è basato esclusivamente sulla loro bravura, quanto piuttosto sulla necessità emotiva che l’esperienza teatrale può offrire a ognuno di loro. Il teatro di LaboArt, infatti, attraverso l’incursione nella sfera dell’interiorità, riesce a restituire ai partecipanti una consapevolezza maggiore della propria persona. Un modo di fare teatro che non mira a diventare una fucina di talenti ma piuttosto una fucina di sentimenti che aiutino il partecipante a saper affrontare meglio le proprie paure».

Manuela Pugliese, attrice

La manifestazione si è svolta domenica 26 novembre presso la sala “Albino” dell’hotel Tropis, ed è stata anche l’occasione per alimentare il ricordo di Manuela Pugliese e di tutte le vittime della strada, attraverso l’arte e il confronto. Sulla scena si sono esibiti i chitarristi Riccardo Medile e Francesco Loiacono assieme al soprano Gemma Fazzari accompagnata al pianoforte dal maestro Francesco Pata. Il gruppo scout Agesci “Tropea Uno”, invece, ha omaggiato il ricordo del giovanissimo scout Pasquale Tropeano scomparso nell’agosto del 2017 all’età di 18 anni. Il gruppo folk “Città di Tropea”, ha invece letto la straziante poesia dialettale che Maria Addolorato ha scritto per Francesco Piccolo, scomparso in un incidente stradale nel 2019 all’età di 42 anni. Infine si sono esibite anche Lucia Cuppari ed Aurora Ventrici, entrambe allieve di LaboArt. «I momenti di confronto – hanno infine fatto sapere gli organizzatori -, hanno toccato i temi della responsabilità alla guida, del dissesto di alcune strade calabresi, della prevenzione e dell’importanza della donazione degli organi. Sono intervenuti Giuseppe Conocchiella, referente Aido Briatico e papà di Tania, scomparsa a 21 anni e prima donatrice multiorgano in provincia di Vibo Valentia; Nino Valeri, dell’associazione “Paola e Dario onlus” e referente Aifvs, papà di Paola, giovane ragazza scomparsa la sera di Natale del 1998 in compagnia del fidanzato Dario. Infine, è intervenuta Caterina Forelli, presidente dell’Avis Vibo Valentia». La manifestazione si è conclusa con il ricordo e la declamazione dei nomi di decine di vittime della strada che hanno perso la vita sul territorio calabrese.

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