San Costantino Calabro, successo per il convegno “I terremoti: dalla prevenzione ai rischi”
All’evento promosso dall’associazione “Disabili senza barriere” sono intervenuti studiosi ed esperti del settore davanti a un pubblico numeroso e attento
Partecipazione numerosa e attenta e spunti interessanti emersi dal convegno “I terremoti: dalla prevenzione ai rischi”, promosso a San Costantino Calabro dalla locale associazione “Disabili senza barriere”, in collaborazione con l’amministrazione comunale. L’incontro pubblico si è svolto all’interno della sala consiliare dell’ex palazzo municipale. Esso ha visto gli interventi di studiosi ed esperti del settore, ritrovatisi per discutere di prevenzione e dei rischi connessi al verificarsi di eventi tellurici, ma anche per ripercorrere a ritroso la storia di una regione come la Calabria, da sempre contrassegnata e condizionata dalle ferite, dalle morti e dalle distruzioni provocate con ricorrenza secolare dai terremoti, con impatti drammatici sulla vita stessa delle persone, sullo sviluppo economico e sociale, sugli impianti architettonici e sullo straordinario patrimonio culturale. Nella mente e sul terreno rimangono ancora i drammi e le distruzioni provocati da quelli verificatisi nel 1783, nel 1905 e nel 1908. Da qui l’impellente esigenza di intervenire con progetti mirati per cercare di mitigare i danni che potrebbero essere provocati da futuri movimenti tellurici, in particolare ponendo cura alla salvaguardia del territorio e specifica attenzione al consolidamento e alle tecniche costruttive di nuovi e vecchi fabbricati.
Al convegno “I terremoti: dalla prevenzione ai rischi” sono intervenuti, nello specifico, il presidente di “Disabili senza barriere” Rocco Deluca, l’ingegnere civile Rocco Denami, l’archeologo Fabio Lico, l’esponente del direttivo dell’associazione culturale “Accademia Milesia” Francesco Valente, il parroco don Oreste Borelli e il sindaco Nicola Derito. Quest’ultimo, nella veste anche di ingegnere, nell’occasione ha espresso tutta la sua preoccupazione per la tanta strada che ancora rimane da fare per un effettiva attuazione di piani antisismici che permettano di dormire sonni tranquilli. Al termine dell’incontro i numerosi presenti hanno potuto visitare l’interessante “Mostra fotodocumentaria sul terremoto dell’8 settembre 1905”, curata dal professore Francesco Pugliese. Una rassegna che ha permesso di toccare con mano – con l’ausilio di carteggi e immagini d’archivio – le immani tragedie provocate oltre un secolo fa da un evento sismico che, oltre a radere al suolo città come Messina e Reggio Calabria, ha modificato in modo indelebile gli assetti urbanistici e i nuclei familiari di intere comunità del vibonese e di altre province della regione.
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